I più grandi numeri 10 della storia della Juventus: da Ferrari a Tevez

La Juventus ha un nuovo numero 10: dopo il no di Arturo Vidal (Appartiene a Del Piero, non potrei mai indossarla), la gloriosa maglia che da generazioni e generazioni fa sognare i tifosi bianconeri, andrà sulle spalle di Carlos Tevez. Una decisione giusta? I tifosi sono spaccati, ma val la pena ricordare che nella storia della Juventus, hanno indossato la 10, così come la gloriosa 6 di Scirea, grandi campioni e altrettanti ‘normal player’, che hanno cercato di onorarla al meglio delle loro possibilità. A distanza di qualche ora dall’assegnazione della 10 a Tevez, dunque, abbiamo voluto ricordare i gloriosi numeri 10 che hanno fatto la storia della Juventus. Partiamo subito

GIOVANNI FERRARI

Giovanni Ferrari arriva alla Juventus nel 1930, proveniente dall’Alessandria. Sotto la presidenza di Edoardo Agnelli, vince 5 scudetti consecutivi mettendo a segno 76 reti in 193 partite. Il 13 maggio 1933 diventa il primo italiano a segnare un gol alla nazionale inglese, coloro che avevano inventato il soccer, nel corso di un’amichevole disputata a Roma. È ad oggi ritenuto il calciatore italiano più titolato di sempre con otto campionati italiani, due Coppe del Mondo e una Coppa internazionale con la Nazionale italiana.

JOHN HANSEN

Uno dei più celebri numeri 10 della Juventus, il danese nato a Copenhagen nel 1924, arrivò alla Juventus nel 1948 e vi rimase per 6 stagioni. Il suo score è di 124 reti in 189 partite, 2 scudetti, un capocannoniere di Serie A.

OMAR SIVORI

Uno dei più grandi calciatori della storia della Juventus e del calcio mondiale. Discendente di una famiglia di immigrati italiani in Argentina, Sivori nacque a San Nicolás de los Arroyos, in provincia di Buenos Aires. La Juve lo acquista dal River Plate nel 1957, e rimarrà in bianconero fino al 1965. Assieme a John Charles e Giampiero Boniperti formò uno dei tridenti più micidiali della storia del calcio. Con la Juventus colleziona 257 partite, segnando 170 reti (135 in A, 24 in Coppa Italia e 12 in Europa) e vince tre scudetti e tre Coppe Italia. Assieme a Silvio Piola, ‘El Cabezon’ detiene il record di gol segnati in un singolo match di Serie A: il 10 giugno 1961 sigla infatti 6 reti nella ripetizione della gara di ritorno tra Juventus ed Inter, terminata con il punteggio di 9-1 per i bianconeri. Nel 2004, la Fifa lo inserisce alla 14/a posizione nella classifica dei 100 giocatori più forti di tutti i tempi.

FABIO CAPELLO

Prima giocatore e poi tecnico scudettato nel 2005 e nel 2006, Fabio Capello arriva alla Juventus la prima volta nel 1970, proveniente dalla Roma. Con la maglia numero 10 bianconera vincerà 3 scudetti nel ’72, ’73 e ’75, e giungerà in nazionale collezionando 32 presenze e 8 reti. Un suo gol, il 14 novembre del 1973, sancì la prima vittoria dell’Italia in casa dell’Inghilterra a Wembley. Da allenatore, vinse gli scudetti numero 28 e 29 della Juventus.

MICHEL PLATINI

Le Roi viene acquistato dalla Juventus nel 1982 insieme al polacco Boniek. “L’abbiamo comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras” è la celebre frase con la quale lo presentò Gianni Agnelli. Per fare spazio a Platini, la Juve dovette cedere l’allora numero 10 Liam Brady, a causa della regola che prevedeva al massimo 2 stranieri in rosa. In bianconero, l’attuale presidente Uefa, vincerà una Coppa Italia, due scudetti, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa, una Coppa dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Chiude la sua incredibile carriera a soli 32 anni per problemi fisici.

ROBERTO BAGGIO

Il campione di Caldogno approda alla Juventus subito dopo i Mondiali di Italia ’90, con un trasferimento che fece sollevare l’intera città di Firenze. Con la Juve vinse uno scudetto, una Coppa Italia e una Coppa Uefa, e a livello personale il Vince il Pallone d’Oro nel 1993. Pur non avendo mai vinto la classifica marcatori, è il sesto realizzatore di sempre del campionato di Serie A con 205 gol, attualmente dietro solo a Piola, Totti, Nordahl, Meazza e Altafini. In Nazionale vanta 56 presenze e 27 gol. Baggio è anche l’unico calciatore italiano ad aver segnato in tre diverse edizioni dei Campionati del mondo (1990, 1994 e 1998).

ZINEDINE ZIDANE

Seppur il 10 non lo abbia mai indossato (alla Juve scelse la maglia numero 21 oggi di Pirlo), Zizou è da considerarsi a tutti gli effetti un numero 10. Passa dal Bordeaux alla Juve nell’estate del 1996 per 7,5 miliardi di lire. Dopo un inizio critico, Zidane vince due scudetti (1997 e 1998), una Supercoppa italiana (1997), una Supercoppa UEFA (1996), una Coppa Intercontinentale (1996) e una Coppa Intertoto (1999). Vince il pallone d’oro nel 1998 giocando con la Juventus complessivamente 191 partite e segnando 28 gol, di cui 24 in Serie A. Nel 2001 si trasferisce al Real Madrid per 150 miliardi di lire.

ALESSANDRO DEL PIERO

Il numero 10 per eccellenza della storia bianconera, il recordman assoluto. Veste la maglia della Juventus per 20 vincendo praticamente di tutto e di più. Giunge a Torino dal Padova nel 1993: con i bianconeri  segna in tutte le competizioni, e detiene il primato assoluto di reti, 209, e di presenze, 705. Lascia la Vecchia Signora nell’estate del 2012 per approdare al Sydney, ma lascia in bacheca una Coppa Italia, 8 scudetti, e 4 Supercoppe italiane. A livello intercontinentale vince una Champions League nel 1996, una Coppa Intercontinentale sempre nel 1996, una Supercoppa Europea e una Coppa Intertoto nel 1999. In nazionale, vanta 91 presenze, di cui 7 da capitano, e 27 reti. Nel 2006 vince il campionato del Mondo di Germania nel 2006. Il 13 maggio 2012 gioca la sua ultima partita in campionato con la maglia della Juventus contro l’Atalanta segnando il 290º gol della sua carriera bianconera.

CARLOS TEVEZ

La sua storia in bianconero è tutta da scrivere, ma ha le qualità per far bene e onorare quella maglia che fu del connazionale Omar Sivori.

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