Benedikt Howedes è tornato e vuole dare una mano alla Juve in questo finale di stagione. Il difensore tedesco ha giocato fin qui una sola partita con i campioni d’Italia, poi ha trascorso tanti mesi in infermeria per via di un grave infortunio muscolare. “Ricordo ancora il debutto – dichiara alla pagina Facebook ufficiale della Juventus – , abbiamo vinto 3-0 ed è stato un bel giorno. I tifosi erano felici e anche per me è stata una bella sensazione, giocare davanti a questa grande tifoseria e in uno stadio fantastico. Ora mi sento piuttosto bene. Mi sono allenato in gruppo per oltre una settimana e mi sento vicino alla migliore forma”.
Per i tifosi bianconeri è quasi un oggetto misterioso e per certi versi lo è anche per mister Massimiliano Allegri, che lo ha potuto vedere all’opera molto poco. Nonostante ciò, comunque, l’impressione avuta dall’allenatore, per il diretto interessato, è stata ottima. Quanto a moduli e posizioni, Howedes non ha preferenze. “La mia posizione in campo? Non credo che cambi molto giocare nella linea difensiva a tre o in quella a quattro. Per me non fa alcuna differenza, mi trovo bene con entrambi i sistemi e dipende da cosa mi chiede l’allenatore. Con lui finora, a causa degli infortuni, non ho avuto molte occasioni di lavorare in allenamento, ma – prosegue – lo considero un’ottima persona e un allenatore che ha raggiunto molti successi nelle ultime stagioni con la Juve, comprese due finali di Champions. È un tecnico fantastico”.
A Torino si è trovato benissimo sin da subito e a quanto pare ci vorrebbe rimanere. Per il riscatto il discorso è ancora prematuro, visti i tanti mesi di infortunio, ma i diversi compagni che parlano tedesco hanno reso la sua integrazione nel gruppo molto più facile. “Amo Torino, è vicina alle montagne e ci sono magnifiche vedute oltre al sole che splende quasi sempre ed è meraviglioso, diverso dalla mia città natale. Mi piace lo stile di vita in Italia – insiste – mentre per quanto riguarda il calcio penso che qui sia più difficile. La Serie A è un campionato duro, in Germania c’è soltanto il Bayern Monaco al top. Di che parlo con i bianconeri che sanno il tedesco, come Lichtsteiner e Pjanic? Non dimentichiamo Mandzukic, anche lui parla tedesco. Penso che mi abbia aiutato molto nei primi mesi qui, mi ha aiutato a inserirmi più velocemente nella Juve. Parliamo di tutto, di calcio, di tempo libero, ci diamo consigli sui posti dove mangiare… L’italiano? Serve tempo per imparare a parlarlo bene, ma suona un po’ come la musica, è una lingua molto bella. Cercherò di migliorare sempre di più ed entro la fine della stagione proverò a rilasciare un’intervista in italiano”.
La Juventus è ancora in corsa su tutti i fronti, con il campionato come primo obiettivo: sulla lotta scudetto, Howedes ha le idee molto chiare: “Sarà decisivo lo scontro diretto. Il Napoli ha disputato una stagione fantastica fin qui e la partita contro di loro sarà la più importante nella fase finale della stagione”, continua su Facebook il difensore tedesco. Tra pochi giorni (è nato il 29 febbraio), intanto, festeggerà il traguardo dei 30 anni: “Mia mamma ha fatto un bel lavoro. Festeggerò primo marzo, perché farlo un giorno prima non è bello e spero di aiutare i compagni a raggiungere altri successi e a vincere il campionato. Finora non ho giocato ma lo staff mi ha aiutato un sacco ad inserirmi nel mondo Juventus e questo è stato utilissimo per me. È un’esperienza bellissima”, conclude.