\r\n\r\nFUORI STANDARD – La ricostruzione, lo diciamo subito, fa acqua da tutte le parti. Per una semplice ragione: escludiamo a priori che Jean Claude Blanc possa avere offerto 7 milioni a qualsiasi allenatore, Hiddink compreso, e anche 3,5 ci sembrano molti per gli standard della Juve. Claudio Ranieri ne guadagnava uno a stagione più i premi, il suo successore dovrebbe attestarsi leggermente al di sotto di quella cifra. Altra cosa è dire che se la Juve vuole approcciare i migliori tecnici internazionali deve alzare l’asticella. Perché Hiddink, piuttosto che Rafa Benitez, è abituato bene. E anche i rampanti alla Laurent Blanc sanno valorizzare il loro fresco appeal.\r\n\r\nARSENE E IL MANCIO – Detto ciò Hiddink ha i suoi sostenitori in ambito juventino, come li aveva Roberto Mancini. Ma c’è anche chi la pensa in maniera opposta, perché si tratta di tecnici abituati a pretendere mandati ampi. Cioè ad avere voce in capitolo non soltanto quando si tratta di stilare la formazione. Mercato e scouting li vedono coinvolti in prima persona, un po’ come accade all’Arsenal di Arsene Wenger ( il più apprezzato dalla proprietà Juve, inutilmente contattato la scorsa estate). Insomma, il loro arrivo andrebbe a intaccare gli equilibri e per autorizzare una scelta di quel tipo i vertici bianconeri dovranno essere davvero convinti di non avere alternative.\r\n\r\nCredits: TuttoSport\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it