Interviste

Hernanes punge la Juve: “All’Inter mai scandali”, Moggi gli risponde così…

Se non ci fosse stato Hernanes a ricordarcelo, ci saremmo dimenticati che l’Inter esistesse ancora. A distanza siderale dalla vetta, -26 punti, il fantasista brasiliano nerazzurro si permette il lusso, durante la presentazione ufficiale, di attaccare la Juventus, con la solita solfa “la Juve ruba, noi siamo onesti”. Una vecchia storiella che qualche buontempone gli avrà suggerito per far subito colpo sui tifosi nerazzurri. Ecco le parole di Hernanes:

“Le qualità ci sono, poi c’è tradizione, non ci manca niente per arrivare al livello della Juve perché abbiamo un grande allenatore e un gran gruppo di giocatori. Serve tempo, calma e serenità e potremo lottare contro tutti in Italia e in Europa. A Torino ho visto tanta qualità nel gruppo, la Juve poi, pur giocando in casa, subiva il nostro possesso palla, si vedeva che avevano rispetto per il nome, per l’avversario. Questo mi ha dato ancor più entusiasmo. Insieme possiamo ritrovare risultati. Domenica forse mi emozionerò perché San Siro è un campo magico, l’importante è iniziare bene. Cosa mi piace dell’Inter? È unica squadra mai andata in B – puntualizza – , vuol dire che è una società seria e sa cosa fare per ottenere i risultati. L’Inter non è mai stata negli scandali di qualche anno fa, questo mi fa piacere perché mi piace vivere in pace e fare le cose corrette”

\r\nInsomma, i passaporti falsi non sono mai esistiti, così come mai è esistita la grazia voluta da Carraro “perché io Moratti che ha speso tanti milioni e non ha mai vinto, non me la sento di mandarlo in B per un passaporto farlocco” (cit.). Così come non è mai esistita la relazione di Palazzi che accusava l’Inter di illecito sportivo per i fatti di Calciopoli (ben più grave dell’invenzione – illecito strutturale – comminato alla Juve). Così, a rinfrescare le idee ad Hernanes, ci pensa l’ex dg bianconero, Luciano Moggi:

“Hernanes? La Lazio ha venduto un buon giocatore al prezzo di un campione, solo l’Inter poteva pagare 20 milioni per il suo cartellino”.

Chiaro riferimento ai numerosi e costosi acquisti dell’era Moratti: tanti soldi per quelli che spesso si sono rivelati veri e propri bidoni.

Foto Getty Images – Tutti i diritti riservati

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Pubblicato da
Alberto Zamboni