Eden Hazard, fantasista belga del Real Madrid con un passato nel Chelsea, non le manda a dire ai tecnici italiani che lo hanno allenato in Inghilterra. “Il nostro allenamento oggi è sempre con la palla. Il piacere di giocare, prima di tutto. I movimenti, le partitelle… Quando conosci gli allenatori italiani, come me, hai molto meno piacere”, le parole di Hazard in un’intervista concessa a Sport/Foot Magazine. Il riferimento è ovviamente a Maurizio Sarri e Antonio Conte, ritenuti molto diversi dal suo attuale allenatore Zinedine Zidane.
Il francese è un tecnico molto simile per filosofia a Massimiliano Allegri: lasciano molta più libertà ai propri giocatori, soprattutto quelli di qualità, durante le partite e gli allenamenti hanno l’obiettivo di rendere i calciatori “pensanti”. Solo così gli stessi possono superare situazioni di gioco inaspettate e di certo non preventivabili imparando a memoria solo determinati movimenti e concetti. Le partite e gli avversari costringono spesso a deviare dal canovaccio preparato in allenamento e chi non sa variare si trova inevitabilmente in difficoltà.
Per Hazard, dunque, non c’è dubbio, Sarri e Conte sono allenatori che rientrano proprio in questa schiera: sottopongono i giocatori a sessioni nelle quali imparano movimenti a memoria, variando poco e rendendo il lavoro meno piacevole. “Quando, come mi è capitato con Sarri e Conte – insiste il belga – , lavori con allenatori italiani, è molto meno piacevole, perché è tutto molto più ripetitivo e noioso. L’unico piacere lo trai dalla vittoria. Mi sono allenato per tre anni con tecnici italiani, quindi (Zidane. ndr) mi fa bene riscoprire il piacere di allenarmi”.