Gravina commenta l’accoglimento della richiesta di patteggiamento per la manovra stipendi che riguarda la Juve. Il presidente federale analizza la situazione, auspicando un momento di serenità dopo tanti veleni.
Con l’accoglimento della richiesta di patteggiamento si chiude la questione relativa alla manovra stipendi per la Juve. Poco più di 700mila euro di multa e nessun ulteriore punto di penalizzazione in classifica. I bianconeri sono così qualificati aritmeticamente a una delle coppe europee fra Europa League e Conference League. In attesa di un possibile pronunciamento dell’Uefa che potrebbe escludere d’ufficio la Juve per un anno. E in questo caso sarebbe anche un affare, visto che le competizioni che si giocano al giovedì non offrono introiti paragonabili alla Champions League, oltre che a obbligare la squadra a lunghe trasferte per giocare su campi non all’altezza.
All’uscita dal Tribunale Federale c’è anche Gabriele Gravina. Il presidente della FIGC commenta l’accordo raggiunto che mette la parola fine a tutte le vicende giudiziarie: “C’è un momento per la verifica e l’accertamento dei giudizi ma c’è anche il momento per definire. C’è un momento di guardare al futuro con più serenità, il momento della progettualità. Il tutto nel rispetto assoluto delle regole. Quest’ultimo atto è un atto previsto dalle nostre norme, dal codice di giustizia sportiva. Auspicabile e condiviso. Questo penso che sia il risultato più bello per il calcio italiano. Ci auguriamo di aver trovato un momento di serenità”.