Nessuno ha udito a Cagliari i buu razzisti all’indirizzo di Blaise Matuidi, ragion per cui il giudice sportivo non ha preso alcun provvedimento all’indirizzo del club sardo. Durante Cagliari-Juve, il centrocampista francese si era molto risentito per aver ricevuto epiteti razzisti da parte di un gruppo di tifosi rossoblu. Al termine della partita, l’ex Paris Saint Germain si era sfogato sui social network e il club sardo ha subito replicato chiedendo scusa per il comportamento dei propri supporters. Comportamento, purtroppo, non ravvisato né dall’arbitro né alcun altro organo federale presente al Sant’Elia.
Il giudice sportivo, dunque, delibera di “di non poter assumere alcuna determinazione nei confronti del Cagliari, per le deprecabili espressioni di matrice razziale di cui il calciatore Matuidi della Juventus riferisce di essere stato oggetto, in quanto le medesime espressioni non risultano essere state percepite né dal direttore di gara né dai collaboratori della Procura federale né dal GOS, come da relazione depositata agli atti di questo Ufficio, e pertanto, visto l’art. 11 comma 3 CGS, non possono essere oggetto di sanzione”.
Il giudice sportivo Gerardo Mastrandrea comunica inoltre di non poter applicare la prova TV (richiesta dal Procuratore Federale Giuseppe Pecoraro via mail) per Medhi Benatia e il presunto fallo su Pavoletti perché “è stato “visto” dall’Arbitro e giudicato con una valutazione insindacabile nel merito da questo Giudice”. Multato con diffida il presidente del Cagliari Giulini per le dichiarazioni sul Var al termine della partita contro la Juventus.