Verso Genoa-Juventus. Seduta di lavoro sotto la pioggia per la Juve di Massimiliano Allegri a tre giorni dalla trasferta di Genova. Tempo permettendo, domenica pomeriggio i campioni d’Italia sfideranno la squadra di Juric a Marassi. Questa mattina, il gruppo quasi al completo ha lavorato sotto gli occhi del mister e del suo staff, dedicandosi ad una fase di riscaldamento, poi esercizi atletici, possesso palla, scambi e controllo del pallone.\r\n\r\nDomani si replica nuovamente al mattino e da questa seduta Allegri spera di avere importanti indicazioni per la formazione. L’unico sicuro del posto tra gli ex degenti, è Giorgio Chiellini, che giocherà nella difesa a tre con Bonucci e Rugani. In recupero anche Medhi Benatia e Gonzalo Higuain, che però partiranno dalla panchina. Sarà convocato, ma non ha possibilità di giocare, anche Paulo Dybala. Non è da escludere un impiego dal primo minuto del giovane Kean assieme a Mandzukic, altrimenti toccherà a Cuadrado.\r\n
\r\nIntanto, ha parlato ai microfoni di Sky Sport il centrocampista Claudio Marchisio. “Mi sento bene – dice dopo il lungo infortunio – , ho solo bisogno di più tempo per recuperare a livello muscolare nel post partita, ma sono contento perché reggo bene i 90 minuti”.\r\n\r\nLa Juve continua a rappresentare l’ossatura della nazionale italiana e Marchisio ne è un esempio lampante:\r\n\r\n“Nella nostra storia – prosegue – è sempre stato importante uno “zoccolo duro” italiano, protagonista anche in azzurro. È accaduto anche in questi anni, siamo cresciuti insieme, trasmettendo idee e valori della Juventus ai più giovani. Bonucci? Sta giocando da centrale in una difesa a tre: ha una grande visione di gioco, da centrocampista. In molte situazioni di gioco, in cui noi in mezzo siamo marcati, sappiamo che possiamo contare su di lui, che ha qualità e, ripeto, visione”.\r\n\r\nMolti dicono che il centrocampo della Juventus negli ultimi anni si sia indebolito, il ‘Principino’ non è d’accordo:\r\n\r\n“Avevamo tanta qualità prima, la abbiamo anche adesso: Sami (Khedira, ndr) ha dimostrato spessore, quantità e grandi doti già dallo scorso anno, Miralem si sta inserendo bene, con gol importanti, serve ancora un pochino di tempo per avere un amalgama completa fra noi, siamo solo a novembre. Il mio ruolo? Ho interpretato tanti ruoli in questi anni, vivendo situazioni differenti, adesso alla mia età posso inserirmi con serenità in qualsiasi parte del campo, e lo devo a tutti gli allenatori che ho avuto e che mi hanno aiutato. Leadership nel gruppo? La acquisisci solo con l’esperienza, leader non ci nasci. Io sono cresciuto con grandi campioni a fianco a me che mi hanno trasmesso valori importanti, e ora provo a fare lo stesso. Essere Capitano è un’attitudine. Si può esserlo anche senza portare la fascia, come accadeva anni fa a Buffon. Ci sono giocatori che si fanno sentire quotidianamente, altri cui basta un solo discorso o anche uno sguardo, è una questione caratteriale. Quanto a me, quando ho avuto occasione di portarla è stata un’emozione molto particolare”.