Contro la norma sul cosiddetto processo breve scende in campo anche Giuseppe Gazzoni Frascara, ex patron del Bologna calcio, ”grande accusatore e prima vittima” di Calciopoli.\r\n”I media – sottolinea Gazzoni Frascara in un comunicato – hanno giustamente rilevato come la nuova norma, se dovesse trovare applicazione, cancellerebbe in un solo colpo processi di grande rilevanza per il cosiddetto popolo dei risparmiatori, come il processo Cirio, Parmalat, Giacomelli.\r\nE ancora piu’ odioso sarebbe privare del processo le vittime delle tragedie Thyssen e Casale. Ma c’e’ un altro processo che verrebbe insabbiato, ed e’ quello che riguarda i fatti di Calciopoli”.\r\n”Non mi permetto – aggiunge – di paragonare la drammaticita’ della vicenda Thyssen con quella vissuta dal mio Bologna, ma resta il fatto che Calciopoli ha causato gravissimi danni economici a me e molte altre persone che, con grande generosita’ e passione, avevano investito ingenti risorse economiche e, mi permetto di dire, sentimentali, a sostegno dello sport piu’ bello del mondo”.\r\nQuindi, per Gazzoni Frascara ”bisogna bloccare sul nascere questa pseudo-riforma della giustizia, anche perche’, cosa che in pochi hanno sottolineato, se anche dovesse subire la bocciatura della Corte Costituzionale, cio’ avverrebbe naturalmente dopo un lasso di tempo tecnico necessario alla Corte per la valutazione, mentre i processi sarebbero cancellati subito dopo l’entrata in vigore del DDL e nemmeno l’incostituzionalità della norma potrebbe riaprirli”.\r\n”Tra l’altro, non si capisce perche’ la norma debba essere retroattiva, comportando cosi’ anche lo sperpero di milioni di euro gia’ spesi. Se si mira a un efficientamento della giustizia, non e’ il modo migliore per partire…”.\r\n”Insomma – conclude l’ex patron del Bologna – non saprei come definire questa mossa politica se non prendendo a prestito l’espressione gia’ utilizzata dal mio illustre concittadino Pierferdinando Casini: una porcheria. Se i politici vogliono ripristinare la norma dell’immunita’ parlamentare, cosi’ come legittimamente accade in tutti i Paesi democratici, possono benissimo mettere mano a un testo specifico, o forse anche rispolverare un lodo Alfano emendato secondo le richieste della Corte Costituzionale. Ma non c’e’ bisogno di farlo danneggiando ulteriormente e offendendo milioni di italiani gia’ vittime conclamate di odiosi reati consumati ai loro danni”.\r\n(Credits: Ilpallonaro.com)