La Juventus deciderà entro cinque-sei giorni a chi affidare la panchina per la prossima stagione. La posizione\r\ndi Delneri è precipitata lunedì, dopo l’ennesimo pari interno, l’ennesima assurda rimonta subita, l’ennesima occasione\r\nChampions sfumata, la seria prospettiva di perdere anche l’Europa di scorta. In corso Galileo Ferraris hanno sinceramente creduto fino all’ultimo di poter confermare il progetto iniziato la scorsa estate: un biennio all’insegna della ricostruzione, che avrebbe dovuto preparare la strada a una nuova «era dell’oro» da affidare l’anno prossimo a un big della panchina.\r\nC’era Spalletti in pole, poi Mancini, Capello o Hiddink. Appunto, tutta gente più semplice da raggiungere nel giugno del 2012. Ma obiettivamente l’odierna situazione costringe la dirigenza bianconera a voltare pagina. Subito. Un addio – con Delneri – consumatosi di fatto negli spogliatoi, poco prima della mezzanotte di lunedì. La dicevano lunga i volti,\r\ngli sguardi e le espressioni dei diretti interessati nell’area parcheggio dello stadio. Da una parte il tecnico coi suoi collaboratori in attesa del taxi, poco più in là Marotta e Paratici che salivano su un’altra vettura. Piuttosto evidente il disagio su entrambi i fronti. D’altronde, poco prima Marotta era stato piuttosto chiaro in tv: «Tutto lo staff tecnico si dovrà migliorare, decideremo la settimana prossima…».\r\nOra arriva il difficile. In tempi brevi Marotta dovrà calare il suo asso. E probabilmente qualche indicazione la darà anche nel cda della Juventus questa mattina, quando l’ad bianconero illustrerà la parte sportiva nell’ambito del piano industriale. Blanc rimetterà il mandato di a.d. Poi si discuterà pure dell’entità dell’aumento di capitale, che quasi\r\ncertamente verrà varato a fine giugno, con la convocazione di un cda straordinario.\r\nCritica, tifosi e avversari si aspettano una scelta di alto profilo, ma il mercato propone obiettivamente poche soluzioni immediate. Fra queste, Walter Mazzarri sembra il più abbordabile. C’è lui in pole, anche se in corso Galileo Ferraris non convince proprio tutti. Il tecnico toscano, per profilo e carriera, non sembra infatti discostarsi molto dalla figura di Delneri. É però reduce da una stagione importante con il Napoli e non ha praticamente mai fallito gli obiettivi.\r\nConte è l’uomo della Curva, in assoluto il più semplice da portare a Torino. Ma la vera scelta da Juve – e parecchi sondaggi in giro per il web lo confermano – sarebbe quella di Andrè Villas Boas, l’uomo che il prossimo 18 maggio potrebbe centrare un fantastico «triplete » alla guida del Porto: coppa nazionale e campionato portoghese sono già in tasca; a Dublino si giocherà l’Europa League contro i connazionali del Braga. Un «pieno» che potrebbe ammorbidire la posizione del presidentissimo Pinto da Costa, finora inamovibile nel confermare il 33enne allievo di Mou. Già nelle prossime ore la Juve proverà ad aprire uno spiraglio con il Porto, un ultimo convinto tentativo di regalare alla propria gente il tecnico del momento. Per Villas Boas è pronto un contratto da 5 anni e un progetto che lo vedrebbe\r\nampiamente coinvolto anche a livello di mercato. Dietro ai tre candidati principali, occhio a Roberto Mancini, che se però sabato vince la coppa d’Inghilterra resta di sicuro al City. Più staccati i vari Van Gaal, Lippi e Deschamps.\r\n\r\nFracassi Enrico