Fuori da tutto, ma in vantaggio sui “competitor”

Jean-Claude-Blanc1In questi giorni ho ascoltato con attenzione quanto Jean Claude Blanc ha voluto comunicare almondo intero: “la Juve è sana”, “siamo in vantaggio su tutti i competitor”, “in 4 anni mantenuti tutti gli impegni e centrati tutti gli obiettivi”. Se qualcuno negli ultimi 4 anni fosse per caso stato su Marte e tornasse solo ora sul pianeta Terra penserebbe che la Juventus è la squadra di calcio che domina a livello nazionale e internazionale da quando Blanc è alla Juve. O no? La realtà, invece, è ben più triste e deprimente: la Juventus non esiste più, o almeno quella che intendo io, quella che sul campo vince gli scudetti, le coppe e che ritiene i secondi posti una sconfitta cocente. Purtroppo il processo di ridimensionamento perfettamente riuscito ha portato i tifosi bianconeri a celebrare per un terzo posto e un’uscita agli ottavi di Champions League come un’impresa quasi irripetibile. D’altronde, il confermare di aver centrato tutti gli obiettivi da parte della società, implica che tra di essi non fosse contemplata alcuna vittoria.\r\nAlla Juve di questa stagione non è rimasto più nulla, a parte la possibilità di raggiungere uno striminzito quarto posto: fuori anzitempo dalla Champions, fuori dalla Coppa Italia, dall’Europa League e al momento dalle posizioni in classifica che contano. Vorrei chiedere al Presidente della Juventus, all’Amministratore Delegato e al Direttore Generale… Ops scusatemi, sono tutti e tre la stessa persona… A chi sono imputabili i disastri sportivi se “siamo comunque in vantaggio su tutti i competitor”? Chi sarebbero una buona volta i nostri competitor? La Reggina? L’Albinoleffe? (con tutto il rispetto per le due compagini). O devono essere i vari Inter, Milan, Barcellona, Manchester? Noi, in confronto a queste realtà siamo delle piccole mosche incapaci persino di posarci sugli scarti altrui.\r\nLa nonchalance con la quale vengono digerite le sconfitte, spesso addirittura con il sorriso, da chi gestisce la Juventus è la sconfitta più cocente per il tifoso bianconero. E sapere che per la prossima stagioen ci sarebbero 80 milioni di euro da spendere per il mercato, non conforta certo il supporter, anzi lo scoragga ancora di più. Quali altri bidoni saranno in grado di comprare degli emeriti incompetenti in materia calcistica? Neanche un pollo si sarebbe fatto letteralmente derubare oltre 50 milioni di euro per due giocatori di medio-basso livello come Diego e Melo. Che dire poi della interminabile lista di “grandi” acquisti rivelatisi delle sole (o mezze sole): Tiago, Poulsen, Andrade, Grosso, Cannavaro…\r\nSul futuro si addensano altre bigie nubi all’orizzonte. Ma il tifoso bianconero è ormai abituato, al peggio non c’è limite e non si meraviglierebbe più di dover festeggiare, magari tra qualche anno, una salvezza ottenuta all’ultima giornata. Qualcuno fermi questi signori, ad ogni costo e in qualunque modo (lecito), di certa gente non se ne può proprio più.\r\n\r\nDi Mirko Nicolino