Franco Ceravolo: “se la Juve mi richiamasse non potrei dire di no”
Il quotidiano La Nazione ieri ha intervistato Franco Ceravolo, direttore generale dell’ Arezzo Calcio. Tra le tante domande poste al DS amaranto, inevitabilmente si è finiti a parlare di Juventus e Luciano Moggi. “Sbagliai a dimettermi, ma era un momento particolare, quando poi la Juve cadde in disgrazia e finì in B. Difficile comunque che torni con questa dirigenza; se cambierà qualcosa e mi richiamassero sarebbe un onore: come farei a dire di no? Ma in questo momento voglio pensare solo all’Arezzo, dove voglio portare a termine nel miglior modo possibile il progetto, con la promozione in B. Conto almeno in due anni di farcela“.\r\nE dell’amicizia con Luciano Moggi? “Non la rinnego. Con Luciano capita di sentirci, da amici. Lui è competente, un intenditore. Ma ora penso solo alla mia carriera, a fare bene dove lavoro“.\r\nA proposito di Juve, una domanda scontata è sul giovane Riccardo Maniero (classe ’87, in goal anche nell’ultima e vittoriosa trasferta di Benevento), ovvero se potrà restare ancora in amaranto: “tra qualche giorno mi incontrerò con Roberto Bettega per parlare della questione. Spero comunque che Riccardo rimanga ancora con noi: se non sarà così, l’Arezzo incasserà una certa cifra”.\r\nCeravolo, si è parlato di un suo approdo a Siena: “se ne dicono tante, ma a me affascinano certe sfide, come partire da qualche gradino più sotto per arrivare in alto. Ed è quello che spero di fare con il club amaranto”.\r\nE all’Arezzo come ci è arrivato? “dopo l’esperienza al Queen’s Park Rangers in Inghilterra, ho lavorato per il Livorno centrando la promozione. Potevo restare, ma avevo l’occasione di andare al Bologna, che poi non si è concretizzata. Pensi che ad Arezzo doveva venire mio figlio…ed alla fine sono arrivato io!”.\r\n\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it