Fiorentina-Juventus – Come avevo ampiamente previsto già nel precedente articolo relativo a Juventus-Atalanta di Coppa Italia, questa Juve ha un problema grosso. Mi spiace esser stato buon profeta in negativo ma non amo nascondere i problemi sia nella vita che nello sport che amo e soprattutto non mi faccio ingannare dal risultato, che spesso se positivo, mette il salame sugli occhi a molti tifosi. Dicevo, questa Juve ha un problema o forse anche qualcuno in più. In ogni caso il più grande che mi preme sottolineare è una certa mancanza di fame se non proprio ad ogni partita per lo meno nelle trasferte difficili. Non si è perso per caso a Milano contro Inter e Milan, e non si è perso per caso contro il Genoa e a Firenze in casa loro, idem a Doha dove si è pareggiato ma poi si è perso ai rigori, ma comunque in campo gli assatanati erano i giovani milanisti. Nell’unica trasferta difficile che si è vinto e cioè a Siviglia si è vinto un po’ per caso, un po’ per culo, e un po’ perché al SIviglia stavano bene due risultati su tre e non ci ha veramente aggredito come invece è successo con le italiane. Questo temo sia davvero il problema principale. Una mancanza di concentrazione e di fame fuori dalle mura amiche, perché in casa evidentemente il calore dello Stadium riesce a far venire un poco di occhi della tigre ai nostri.
Altri problemi evidenziati ieri sera ma già visti in precedenza sono la mancanza strutturale del centrocampo. Davvero a volte penoso. Ieri è crollato Marchisio, ed era in serata no Khedira. Infatti il centrocampo praticamente non è esistito. Anche questo lo avevo sottolineato a inizio anno quando dicevo che si era sottovalutata la partenza di Pogba e mancavamo numericamente di un centrocampista interdittore. Pjanic poteva e può sopperire a Pogba solo nelle giocate dalla cintola in su ma la fisicità che imponeva in mezzo al campo Paul è venuta meno, e seppure è vero che cazzeggiava spesso per il campo facendo il fenomeno, il soprannome Polpo non era dato a caso, ma proprio per il fatto di essere, con le sue lunghe leve, un gran recuperatore di palloni. Oggi a Gennaio si è capito quell’errore tattico ma si è intervenuti con questo Rincon che per ora non gioca, ma che dubito, ed è un eufemismo, possa dare quello che dava Pogba. D’altronde è come chiedere a una Panda di dare quello che da una Lamborghini.
Altro problema che mi pare si sia fortemente conclamato ieri sera è l’ormai superata, per limiti di età e acciacchi vari, l’era della BBC. Ieri schierati con il 3-5-2 e con Cuadrado ed Alex Sandro esterni, si doveva andare a nozze e invece si è finiti di andare a cozze. Chiellini è stato un disastro, Bonucci ha sul groppone il gol di Kalinic. Barzagli s’è salvato con il solito mestiere ma ha l’età di Matusalemme quanto puo’ ancora durare? Quanto puo’ ancora rincorrere ragazzini che possono essere suoi figli? Infine mettiamoci tutte le riserve che un poco tutti nutrono sulla gestione Allegri. Gestioni di mal di pancia vari da Mandzukic, Evra, Dybala e gestione di approccio alle partite, mentalità e gioco. Non mi dilungo sul mister perché ne abbiamo spesso parlato e le domande senza risposte sono sempre le medesime.
Ora in conclusione bisogna chiedersi se tutte queste cose messe a nudo con la sconfitta di Firenze siano risolvibili e siamo a un nuovo punto zero da dove ripartire, oppure se questo, dopo cinque scudetti di fila, sia il definitivo canto del cigno e la fine naturale del nostro ciclo. Io credo che lavorando compatti e rimettendo il lavoro al centro questa Juventus sia ancora la squadra più forte della serie A. Lo credo perché le individualità che ha in alcuni ruoli sono importanti e a tratti uniche. Buffon, Alex Sandro, Bonucci, Marchisio, Pjanic, Higuain, Dybala, Cuadrado sono giocatori che tutti ci invidiano. Come credo che molti giovani dallo stesso Dybala a Rugani abbiano ad oggi un enorme potenziale ancora totalmente da scoprire. Non posso pronunciarmi sulla voglia. Sugli occhi della tigre. Quelli non so se ci sono ancora in tutti. Non so se ci sono o ci sono mai stati nel nostro mister. A sentire Higuain lui dice di sì. Non ci resta che sperare e continuare a tifare. Se la squadra è in difficoltà forse ora va maggiormente sostenuta anche da noi tifosi e allora le cose potrebbero ancora migliorare grazie a noi. Siamo a metà Gennaio. Maggio non è lontano. I prossimi 4 mesi e mezzo ci diranno definitivamente chi siamo e ci indicheranno il percorso.