Nonostante lo score per nulla invidiabile con la Juventus (6 presenze, 3 da titolare, zero gol), Marco Borriello sarà di nuovo in campo dal primo minuto a Firenze. “Là davanti non esistono gerarchie gioca chi in settimana ha mostrato occhi diversi dagli altri”, ha ripetuto a più riprese Conte, che seppur ammettendolo solo velatamente ha un certo debole per l’attaccante ex Roma. Gioca di sponda, fa salire la squadra e fa quei movimenti che Matri non riesce a digerire: questo il succo del discorso che sta alla base della nuova chance concessa a Borriello. Probabilmente, l’ex cagliaritano paga anche la mancanza di lucidità denotata nelle ultime uscite -nonostante sia il miglior marcatore della rosa bianconera – denotata anche nell’ultima uscita di Genova.\r\nIn attacco, facendo facilmente due più due, quindi, le gerarchie ci sono eccome: Vucinic è l’unico insostituibile, l’altro posto se lo giocano sempre Matri o Borriello. Davvero poche chance ormai per Del Piero e Quagliarella, che dovranno accontentarsi (forse) della semifinale di ritorno di Coppa Italia contro il Milan. Senza prendere in considerazione i numeri del capitano, entrato spesso per fare pochi minuti prima del recupero, e che comunque lascerà a fine stagione, Quagliarella ha disputato fino a questo momento 505′ segnando due gol. Si aspettava molto di più il centravanti campano, che non accetterà un’altra stagione di questo tipo.