Fiorentina-Juventus 0-0, pagelle: Bonucci superlativo

Fiorentina-Juventus 0-0, le pagelle: tiene la difesa, centrocampo assonnato, in avanti solo Coman prova a inventarsi qualcosa

bonucci-italiaFiorentina-Juventus 0-0, le pagelle. Il ritorno al 3-5-2 e l’assenza di alcuni uomini cardine snaturano la Juve di Allegri, che al cospetto dei viola non riesce quasi mai a vedere la porta. Bene tutto il pacchettoarretrato, Pereyra appare spaesato nel ruolo di Lichtsteiner. Pimpante il francesino Coman, per il resto tante isufficienze.\r\n\r\nBuffon 6.5: La si potrebbe definire una prestazione come mille altre, eppure in due circostanze si è rivelato determinante: l’uscita accortissima sul taglio tra le linee di Mario Gomez e l’intervento in tuffo sulla botta da fuori di Cuadrado.\r\n\r\nOgbonna 6: Impegnato non molto dall’offensiva Viola, eppure mai capace di dimostrare autorità e serenità all’interno del reparto. I palloni gestiti con scarsissima tranquillità e dimestichezza ne sono una prova tangibile.\r\n\r\nBonucci 7: Di gran lunga il migliore dei suoi. 3 interventi provvidenziali a salvare l’armata bianconera ed un tacco incosciente a metà campo sotto la pressione letale di Cuadrado.\r\n\r\nChiellini 6+: Classica lotta in mezzo al campo, sgomitate a destra e manca con Gomez e la ferita sul sopracciglio come trofeo di battaglia. Niente di speciale, ma la sufficienza piena ( e qualcosa in più) se l’è guadagnata.\r\n\r\nPereyra 4.5: Spaesato, distratto, maldestro e per nulla capace di infilare le maglie viola. Mai una volta che abbia saltato l’uomo o servito un pallone preciso. Irriconoscibile.\r\n\r\nVidal 5: Il fratello scarso, giusto? Non una palla arpionata come si deve, non un pallone giocato con criterio, non un inserimento alle spalle della difesa. Chi lo ha scambiato con quello vero?\r\n\r\nPirlo 4.5: Ingabbiato e contenuto dalla marcatura doppia di Gomez e Cuadrado, ma mai in grado di ritagliarsi in 70 minuti di gioco un minimo di spazio d’azione.\r\n\r\nPogba 6: Valutarlo è veramente difficile. L’unico nel mezzo con la spiccata voglia di voler far male ai viola, eppure il solo che col proprio ego ci farebbe pure l’amore. Due occasioni nitide sciupate per l’eccessivo egoismo ed un passaggio superficiale da pena capitale. Mai quanto prima, da Allegri, servirebbe una tirata d’orecchi.\r\n\r\nEvra 5-: Poco deciso dietro, per nulla determinate davanti e l’incapacità perenne di saper saltare l’uomo e metterla nel mezzo come da uno con quel curriculum ci si aspetterebbe.\r\n\r\nComan 6+: Uno dei pochi a crederci davvero e a giocarsi come si deve la chance concessagli da Allegri. Tanta grinta e cattiveria agonistica nel pressing sul portatore di palla e qualche spunto di qualità ad innescare il movimento dei compagni. Mica da scartare a priori per le prossime giornate, il ragazzo.\r\n\r\nLlorente 5+: Qualche sponda arretrata per il compagno, la solita lotta sporca per il predominio degli ultimi 20 metri, ma pochissime palle gol per poter colpire i viola. La colpa non sarà del tutto sua, ma è risaputo che le falle dei centrocampisti spesso si riflettono automaticamente sulle punte d’area di rigore.\r\n\r\nTevez 5: Entra a metà ripresa per togliere le castagne dal fuoco, ma anche per Carlitos certe serate sono destinate a girare male.\r\n\r\nMarchisio S.V.\r\n\r\nPadoin S.V.\r\n\r\nAllegri 5: Non è il risultato in sé a far discutere, quanto più l’atteggiamento, accontentabile, che i ragazzi hanno messo in campo, in una trasferta che poteva offrire ben altri risvolti, quasi fosse soddisfacente ottenere solo un punto dati i 3 già accumulati in più sulla seconda. Cambio di modulo in parte sospinto dalle situazioni contingenti, eppure non così obbligatorio e consigliato visto le ultime prestazioni col 4-3-1-2. Sulle fasce i tornanti Pereyra ed Evra si sono dimostrati inadatti a sostituire due trattori come Lichtsteiner e Asamoah, mentre in mezzo l’egocentrismo di Pogba rischia di sottrarre molte opportunità alla squadra bianconera. Vidal va recuperato senza se e senza ma, Llorente supportato con maggior efficacia, Ogbonna rincarato con una buona dose di tranquillità. Insomma, c’è ancora parecchio da lavorare, ma con l’Atletico già alle porte non ci si può assolutamente prendere il lusso di indugiare e perdere tempo.