Ferrara: “Sono come Rocky. L’esonero? Non sarebbe per me una sconfitta”

ciro_ferrara«Ieri mi facevano notare che sono come Rocky, in questo momento: prendo cazzotti, pieno di sangue ma continuo a dire ‘non fermarti’ all’avversario, ed è così: non c’è niente che possa buttarmi giù in questo momento. Detto questo mi dispiace per la situazione di delusione che stiamo vivendo».\r\n\r\nL’allenatore bianconero non crede che la sua panchina traballante crei problemi ai giocatori: «Io credo che la società faccia delle valutazioni, e la fretta non è mai produttiva. Conosco il pensiero della società, ma sono altrettanto grande da poter capire che il destino di ogni allenatore è legato ai risultati. Quindi se i risultati non ci sono la società prenderà i provvedimenti che riterrà più giusti e più idonei per cambiare una tendenza negativa. Se questo dovesse passare per l’esonero dell’allenatore non la prenderei come una sconfitta. Assolutamente. La prenderei come una crescita».\r\n

\r\n\r\nLa squadra è di livello e Ferrara continua a crederci. «In squadra ho giocatori forti giocatori con personalità e non credo che si facciano condizionare dalla situazione del proprio allenatore. Loro devono essere certi che il loro tecnico è pienamente consapevole di quello che sta cercando di fare con tanta voglia per cambiare le cose, consapevoli che se continuiamo in questa maniera possiamo venirne fuori. So perfettamente che quando mi sono seduto su questa panchina ho provocato anche parecchia invidia, ma non ho mai pensato minimamente ‘Chi me l’ha fatto fare’».\r\n

\r\n\r\nE se il ‘suo’ Napoli fosse il capolinea: «Quest’anno si è battuto il record di esoneri, trovare una società che mantiene una certa linea non capita spesso. Napoli? Può capitare che proprio nelle emergenze ci possa essere una reazione. Napoli è la mia città ed è stata la mia squadra per tanti anni, non ho mai pensato che proprio contro il Napoli potrei perdere questa panchina. Penso solo a passare il turno».\r\n

\r\n\r\nIn Coppa Italia vedremo una squadra in totale emergenza: «Non ho tanta scelta soprattutto a centrocampo dove siamo praticamente contati. Diego a centrocampo? Non l’ho mai visto giocare in quella posizione, né l’ho mai provato, bisognerebbe capire le sue sensazioni, ma le sue caratteristiche mi portano a pensare che non sia il suo ruolo, e se non l’ha mai fatto ci sarà un motivo. Iaquinta? Ci vuole ancora un po’ di tempo. Buffon? Rientrerà col Chievo».\r\n

\r\n\r\nAmauri non è in crisi. «In allenamento oggi ne ha fatti quattro di gol, ogni attaccante può incontrare un momento di difficoltà, lui è un giocatore in senso assoluto, ha la mia fiducia e deve stare tranquillo».\r\n

\r\n\r\nNuovi innesti in arrivo? «In questo momento avremmo preferito avere qualcuno in più, certo Tiago è partito ma non potevamo sapere che Giovinco e Poulsen si sarebbero infortunati».