C’è una brutta aria. Già a metà della ripresa i tifosi avevano cominciato a contestare la squadra, invitandoli ad andare «a lavorare» e a tirare «fuori i coglioni» (e altri improperi arriveranno a Caselle). Dopo la partita Jean-Claude Blanc ha avuto una lunga telefonata con John Elkann, evidentemente poco soddisfatto. Se è vero, come aveva detto il presidente dopo la sconfitta casalinga con il Napoli, che «i jolly sono finiti», le prossime due partite saranno decisive in tutti i sensi: per la Juve e per Ferrara, che al di là del rigore negato ieri dopo tre mesi di stagione non pare aver saldamente in mano il bandolo della matassa, in particolare quella tattica.\r\nE’ una situazione che coglie la società impreparata per il fatto che non immaginava di correre il rischio di trovarsi fuori da tutto prima di Natale. Contatti non ce ne sono e l’unico allenatore di una certa levatura in circolazione (a parte Hiddink, presto libero dalla Russia) è Roberto Mancini, che ha da poco risolto il contratto con l’Inter in attesa della chiamata di una big. Anche se nessuno, nemmeno lui che negli ultimi anni ne è stato il più fiero avversario, immaginava proprio questa. Sarebbe una beffa troppo grande anche per sembrare vera.\r\n(Credits: Gazzetta dello Sport)