Silenzio, parla Alex Ferguson. Parla il manager più vincente che ha fatto la storia del calcio europeo e mondiale. Una specie di Dio calcistico apprezzato ed esaltato da tutti gli allenatori che hanno partecipato all’undicesima riunione di Nyon. Intanto il manager dell’United ha rifiutato per la seconda volta la panchina della Scozia: malgrado la proposta della Federcalcio scozzese richiedesse un impegno part- time, l’allenatore preferisce concentrarsi sul suo club.\r\n\r\nSir Ferguson, in questo blitz svizzero ha incontrato e conosciuto Ciro Ferrara al suo debutto da allenatore. Che impressione ha avuto e che cosa pensa di lui? \r\n«Per me non è una scoperta. E neppure una novità. Conosco Ciro per averlo incontrato tante volte da avversario e vi posso garantire che è uno tosto. Farà bene, molto bene».\r\n\r\nPerché tante certezze? \r\n«Due motivi: il primo è che un campione come lui sa come prendere i giocatori. Il secondo è che guida una grande squadra come la Juve che lui conosce benissimo. Non ci sono segreti, può percepire anche le più piccole sfumature. In questo meeting ha ascoltato molto e le poche volte che ha parlato ha dimostrato di avere le idee chiare. Mi è piaciuto, mi piace, prevedo per lui un futuro ricco di soddisfazioni».\r\n\r\nE la Juve?\r\n«Da sempre è una grande d’Europa. Oltre a blasone e carisma ha giocatori importanti».\r\n\r\nLeggi l’intervista completa sull’edizione odierna di Tuttosport