Ferencváros – Juve 1-4: blitz dei Bianconeri in terra ungherese

La Juve pecca ancora di cattiveria in fase conclusiva, ma conquista tre punti importanti contro il Ferencvaros in chiave ottavi

Sotto una pioggia torrenziale, la Juventus sbanca la Puskás Aréna di Budapest rifilando quattro ceffoni al malcapitato Ferencváros nel terzo turno di Champions. Partenza sprint quella della Juve, a tavoletta e con il turbo inserito, già in vantaggio dopo sette minuti tanto per cambiare con il solito Morata, attualmente davvero in stato di grazia. Oltre al gol, buonissimo l’approccio della squadra di Pirlo (il tecnico non si è detto molto contento della prestazione), subito con un pressing ultraoffensivo sul primo portatore di palla avversario e brillante nel palleggio. Ma a metà della prima frazione i Bianconeri tendono un po’ a tirare i remi in barca, alimentando le flebili speranze di un Ferencváros che si affaccia timidamente dalle parti di Szczęsny, senza creare grandissime occasioni da gol, ma impensierendo leggermente una retroguardia juventina che si lascia sorprendere un po’ più del dovuto, trasmettendo la sensazione di farsi cogliere un pizzico impreparata e palesando una scarsa solidità.

Juve: manca cattiveria sotto porta

In fase offensiva la Vecchia Signora crea e produce, però manca sempre quella cattiveria in zona gol che servirebbe come l’ossigeno. Nella ripresa, dopo quindici minuti circa, arriva il raddoppio di Álvaro Morata, autore di una gran bella rete. Poi tocca a Dybala siglare la terza marcatura (figlia di un regalone del portiere) e a viziare il quarto sigillo con una sua conclusione in porta sporcata da Dvali. Mentre in chiusura di match giunge il gol della bandiera firmato Boli. Anche nei secondi quarantacinque minuti il copione non muta più di tanto, perché i campioni d’Italia creano svariati presupposti per mettere in ghiaccio la partita, però l’impressione è che non ci sia quella lucidità necessaria per capitalizzare le occasioni. Di fronte a Madama, in tutto franchezza, una formazione che rappresenta la matricola del girone G di Champions League, un undici che prova a dire la sua, ma con tanti, troppi limiti tecnici a volte imbarazzanti.

Tre punti fondamentali

Oggi, comunque, più che mai, contava centrare i tre punti dopo aver perso all’Allianz Stadium contro il Barcellona. E così è stato. Bisogna migliorare ancora moltissimo, nella gestione delle due fasi di gioco, in concretezza, concentrazione e precisione tecnica. Ma intanto ora la Juventus è a 6 punti in classifica, a tre lunghezze dai Blaugrana e a +5 dalla Dinamo Kiev e dagli ungheresi. Dunque, grazie alla sonora (e meritata) vittoria di oggi in terra magiara, il pass di accesso per gli ottavi è sempre più a portata di mano. La strada è spianata, quindi l’importante è non renderla più impervia e tortuosa del previsto da qui al termine del girone.