Felipe Melo: “Le mie stagioni alla Juventus? Troppi infortuni e dirigenza in confusione”

Curiosamente vive in una villa quasi interamente bianca e nera a 40 km dal centro di Istanbul: Felipe Melo, ex centrocampista della Juventus, oggi al Galatasaray, ha scelto una zona esclusiva della Turchia per far partire la sua riscossa lontano dalla Juventus: “Casa bianconera, perché no? Io tifo Juve, tifo per i vecchi compagni. Sento Grosso, Amauri, Storari… Non posso avercela con la Juve, devo solo ringraziarla: mi ha reso più famoso, mi ha pagato 25 milioni di euro, mi ha dato una grande occasione”, dichiara il brasiliano in un’intervista concessa alla ‘Gazzetta dello Sport’.\r\nTornando sulla propria esperienza alla Vecchia Signora, Felipe Melo racconta cosa è andato e cosa no durante la sua permanenza a Torino:\r\n

“Dipende dai punti di vista. Il 1˚ anno non ho giocato bene, vero, anche per il cattivo rapporto coi tifosi. Ma la seconda stagione è stata positiva. Con la Juve in Champions, si sarebbe detto che Melo era uno dei più forti centrocampisti in Italia. Con una classifica disastrosa, allora tutti vengono condannati. Il calcio è così. Il problema non era Delneri, come non lo era Ferrara o Zaccheroni. Il problema erano gli infortuni. Quando hai uno che segna sempre, risolve le partite e poi si fa male, resta un vuoto. Se si fanno male tanti altri, è un casino. Poi sono arrivati rinforzi come Paolucci. Gran professionista, e bravo ragazzo. Ma non da Juve. Era brutto pure per loro giocare una-due gare e stop. E la società, essendo giovane, era un po’ in confusione. Ora le cose funzionano meglio, ci sono grandi giocatori”.

\r\nOra, in prestito al Galatasaray, Melo si sente rinato, merito anche della città di Istanbul.\r\n

“La città è fantastica, simile alla mia Rio: colline, mare, gente che fa casino. Il calore dei tifosi è stupendo, come a Rio. Sono al tuo fianco anche quando perdi. Sto diventando un leader, i compagni mi aiutano molto a esserlo. Non ho la fascia, quella è dell’ex viola Ujfalusi, ma mi sento già un capitano. Sono ascoltato dal gruppo. Spero che il Galatasaray acquisti interamente il mio cartellino. Se sono andato via dalla Juve è perché non mi volevano. Qui mi sento di nuovo importante. E, particolare non da poco, la mia famiglia si è trovata subito bene. Il mio obiettivo è lo scudetto col Galatasaray e la riconquista della Seleção.Sono ancora della Juve, uno dei club più famosi al mondo. Ma non sono un bugiardo e dico che vorrei restare qui. Penso che a Torino, ora che sono primi, siano contenti delle mie parole. Magari se finiscono settimi, diranno che rivogliono Melo. Ho passato 2 anni di sofferenza lì, ma sono contento che la Juve stia facendo bene. Le auguro lo scudetto, davvero. Speriamo che tenga. Perché anche quando c’ero io siamo partiti forte, in entrambe le annate, e poi…”.\r\n

\r\nPoi, Melo, fa chiarezza sui rapporti con gli allenatori, soprattutto con Ciro Ferrara:\r\n

“Prendiamo Ferrara: si credeva avessi problemi con lui. Mai avuti. Ma una cosa non mi è piaciuta: quando andò via, disse che facevo casino negli spogliatoi. Avrebbe dovuto dirmelo in faccia. Ferrara mancava di esperienza forse, ma è un buon tecnico. Si vede da ciò che sta facendo con l’Under 21. Non ce l’ho nemmeno con Conte. Non facevo parte del suo progetto? Amen. Invece parlerei bene di tanti: da Luxemburgo a Prandelli, da Fatih Terim – che personaggio, ha la Fiorentina nel cuore, come me e Ujfalusi a Delneri, che mi piaceva molto come uomo e come tecnico, uno dei migliori che ho avuto con Unai Emery (all’Almeria, ndr), Dunga e Prandelli”.\r\n\r\n