Leadership e gol dopo le lacrime: la juventinità di Fagioli
Un gol da ex e leadership in campo e fuori. Per Nicolò Fagioli la serata con la Cremonese può essere un nuovo inizio dopo le difficoltà e le lacrime viste a Reggio Emilia.
La Juve vince contro la Cremonese e consolida il secondo posto in classifica, a +8 dal quinto posto in attesa della nuova penalizzazione in arrivo lunedì prossimo. Partita di ottimo livello contro un avversario certamente abbordabile ma affrontato nel modo giusto. Nessun rischio dietro, cosa non scontata visto l’andamento della stagione, e tante occasioni create. Unica nota stonata ovviamente il ko di Paul Pogba, alla prima da titolare in stagione e subito ko. Ora per Max Allegri però non c’è tempo per pensare a nulla perché giovedì i bianconeri si giocano gran parte della stagione in casa del Siviglia. Servirà una vittoria dopo l’1-1 dell’andata raggiunto all’ultimo. E la squadra sta bene.
Juve-Cremonese, Fagioli MVP: serve la sua qualità per conquistare Budapest
Tra le tante risposte positive c’è certamente la prestazione di Nicolò Fagioli. Contro la squadra che l’anno scorso ha aiutato a conquistare la Serie A, il centrocampista è il migliore in campo, con gol e giocate di ottimo livello. Dopo il periodo buio culminato con la giornataccia a Reggio Emilia con il Sassuolo e le lacrime in panchina dopo l’uscita, il classe 2001 si è ripreso il suo posto in mediana e ha ritrovato il gol che gli mancava dallo scorso novembre.
Leadership in campo, con giocate di qualità e una tranquillità ritrovata. In campo e fuori, perché al termine del match ha voluto ribadire un concetto: “Andiamo a Siviglia a giocarcela a viso aperto, vogliamo arrivare a Budapest” ha dichiarato a DAZN. E con il nuovo infortunio a Pogba il centrocampo bianconero non può prescindere dall’apporto di Fagioli. La juventinità al potere.