I risultati di Brescia-Bologna e Chievo-Sampdoria, le partite con i cosiddetti “flussi anomali” di scommesse si sono concluse con i risultati facilmente pronosticati. Il Brescia ha vinto contro dei dimessi rossoblu e a Verona tra clivensi e doriani è stato un pareggio senza alcuna discussione. Lunedì scorso, quindi prima dell’allarme lanciato dai bookmaker, un allenatore di serie A aveva dichiarato al quotidiano ‘Repubblica’: “Il Brescia vincerà di sicuro, e il Bologna già salvo lo lascerà vincere. Tra Chievo e Samp, potrebbe accadere qualcosa nella prima mezz’ora, quando forse una delle due, cioè più che altro il Chievo, potrebbe anche provare a vincere. Passato quel tempo, se si sarà ancora sullo zero a zero nessuno si dannerà l’anima, e la Samp tornerà a Genova con il suo amato punticino”. \r\nNulla di nuovo sotto il sole dunque: ogni anno, da aprile in avanti, l’ultimo mese e mezzo di campionato è teatro di accomodamenti e strani scambi che trovano concretezza nel calciomercato estivo. E’ il vizietto tutto italiano del ‘tacito accordo’, dello ‘scansamose’ che spesso si spinge oltre, con giocatori che si trovano a scommettere (o chi per loro) online sul proprio club. Un sistema ben radicato, dunque e perfettamente funzionante: non c’è nessun mostro (uno caso, chessò Moggi) da mandare in prima pagina e nessun illecito in base al quale punire i club, che semplicemente si scambiano taciti favori. Basta guardare la classifica prima di scommettere ed è facile individuare il ‘biscotto’: è il calcio pulito post Calciopoli (post Ggea e tutti Moggi annessi), “dove tutti hanno possibilità che prima non avevano”, ebbe a dire un noto giornalista qualche settimana fa (possibilità di fare che un giorno ce lo spiegheranno). Gli imbroglioni invece sono sempre gli stessi, dalla notte dei tempi, e indossano una casacca bianconera. L’hanno ammesso loro stessi: “rubbavamo e giustamente siamo andati in B”. Amen.\r\n\r\nDi Mirko Nicolino