Il Bologna è stato penalizzato di un punto in classifica dalla commissione disciplinare nazionale della Figc. In più, sono stati comminati sei mesi di inibizione a Silvino Marras e Sergio Porcedda, rispettivamente amministratore delegato e presidente del club emiliano. I due, e di conseguenza la società, erano stati deferiti dalla procura federale, su segnalazione della Covisoc, “per la mancata attestazione agli Organi federali competenti, del pagamento delle ritenute Irpef relative agli emolumenti delle mensilità di maggio e giugno 2010 nei termini stabiliti dalla normativa federale”.\r\nLa difesa del Bologna ha sostenuto “che il mancato pagamento delle ritenute per cui è vertenza e la relativa conseguente mancata attestazione agli organi federali sarebbero imputabili a soggetti estranei alla Società sportiva ed ai suoi legali rappresentanti pro tempore. In particolare hanno sostenuto che le fideiussioni emesse dalla Banca Lloyds e dalla BNL, sottoposte all’attenzione della Lega di serie A, sarebbero risultate false e tale circostanza avrebbe di fatto impedito di ottenere la provvista necessaria al pagamento delle imposte per cui è lite. La vicenda risulterebbe peraltro sottoposta all’attenzione del Giudice penale, stanti le denunce del 21/9/10 e del 18/11/10”.\r\nLa richiesta del club non è stata accolta perché “le indagini in corso del Giudice penale e della procura della Figc riguardano fattispecie (la falsità di documenti) diverse da quella oggi in esame, non riscontrandosi nel caso de quo la necessaria connessione o continenza tra le due fattispecie”. Il Bologna, inoltre, rischia ancora 2 punti di penalizzazione per il mancato pagamento degli stipendi ai dipendenti nei termini regolamentari.\r\n\r\n(Credits: ‘Tuttosport’)