JUVENTUS: Storari; Motta, Bonucci, Legrottaglie, Pepe (37’ st Giannetti); Krasic (18’ st Buchel), Sissoko, Giandonato (6’ st Liviero), Marchisio; Del Piero, Amauri. A disposizione: Costantino, Camilleri, Boniperti, Libertazzi. All. Del Neri.\r\n\r\n\r\nSALISBURGO: Tremmel; Schwegler, Afolabi, Sekagya, Hinteregger; Schiemer; Zarate, Mendes da Silva (35’ st Augustinussen), Pokrivac (20’ st Leitgeb), Jantscher; Wallner (30’ st Alan). A disposizione: Walke, Dudic, Hierlander, Boghossian. All. Stevens.\r\nARBITRO: Stalhammar (Svezia).\r\nAMMONITI: 12’ pt Sissoko, 15’ pt Pokrivac, 40’ pt Segakya, 9’ st Marchisio. 29’ st Jantscher\r\n\r\nIL COMMENTO DI FRANCESCO FEDERICO PAGANI\r\nCommentare la partita è realmente difficile. In campo si è visto poco o nulla, due squadre rinunciatarie al massimo che hanno giocato a non farsi male. E vabbè.\r\nVedere in che stato sia ridotta la Juventus, però, è qualcosa che mi fa abbastanza impressione. Se era emergenza piena ad inizio match, con otto Primavera tra campo e panchina, cosa si può dire al termine di una partita nella quale si sono fatti male sia Krasic che Legrottaglie?\r\nL’entità dei loro problemi è ancora da verificare, e potrebbe essere minima. Resta il fatto che sembra esserci, ormai da anni, una vera e propria maledizione sui bianconeri torinesi che rischiano quindi di scendere in campo nel prossimo turno di campionato ancora una volta imbottiti di giovanissimi.\r\nProprio i giovani, comunque, sono l’unica nota lieta di questa serata. Perché se a stonare sono gli infortuni, il gioco, il risultato e una pessima situazione di classifica si possono quantomeno salvare le prestazioni di Giandonato, Liviero e Buchel. Niente di eccezionale, intendiamoci. Ma tutti e tre hanno comunque dimostrato di saper reggere il campo nonostante fossero all’esordio con una certa personalità.\r\nCosa che forse non conforterà molto Delneri, che immagino sarà sconfortato per la situazione di emergenza sempre più grave in cui versa la sua squadra.\r\n\r\nGIGI DEL NERI\r\n“Sono più preoccupato per la situazione degli infortunati che per l’Europa League. Questa è una competizione fatta di gare secche, nelle quali può capitare di tutto. Krasic non ci preoccupa, anche perché domenica comunque non potrebbe giocare. Quanto a Legrottaglie speriamo di recuperarli, altrimenti giocherà qualcun altro. Questa sera abbiamo giocato una gara maschia e per sbloccarla ci sarebbe voluto un colpo di fortuna. Abbiamo comunque avuto un ottimo atteggiamento, non concedendo nulla al Salisburgo e giocando una partita concreta dietro. Questa sera sono scesi in campo un ragazzo classe ’93 e tre classe ’91 e hanno fatto molto bene. Al loro posto credo che non sarei riuscito a fare dieci metri… Stanchezza? I giocatori in 36 ore recuperano le energie fisiche. Piuttosto è a livello mentale che si può fare più fatica e da questo punto di vista abbiamo forse un po’ pagato lo sforzo di San Siro. La qualificazione? Dovremo battere il Lech Poznan e il City e possiamo farlo. Tutti erano stupiti dei tre gol segnati qui dal Lech, ma come abbiamo visto ne ha fatti altrettanti al City, dunque evidentemente qualcosa ha…”.