Esonero De Rossi, Friedkin ha già scelto il sostituto: “riprendiamo il percorso auspicato” | Data e ora dell’arrivo
Notizia di pochi minuti fa l’esonero con effetto immediato di Daniele De Rossi, ormai ex allenatore della Roma. Arriva il sostituto.
Un comunicato mattutino ha messo la parola FINE ad una storia breve ma abbagliante, quella di Daniele De Rossi sulla panchina della Roma.
La decisione del Club è adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio.
Arrivato lo scorso gennaio con lo stesso modus operandi con cui sarà cacciato 9 mesi dopo -in maniera repentina- per sostituire uno Special One saturo, il sergente di Ostia se ne va lasciando un vuoto decisamente difficile da colmare.
E per personalità (non gli è mai mancata neanche da giocatore) e per pragmaticità: quella che ci vuole per risollevare una squadra scarica e portarla ad un centimetro dalla finale di Europa League, poi abdicata in favore di un Bayer Leverkusen quasi imbattibile.
Occhi giovani e visionari, quelli che hanno permesso a DDR di inquadrare subito la situazione e prendere delle scelte coraggiose ma sensate: una su tutte, la panchina del navigato Rui Patricio appannaggio del giovane ma promettente Svilar, ora colonna portante giallorossa.
L’inizio killer che ha fatto fuori De Rossi
Ma allora, la domanda che si sta facendo l’etere romano in questi secondi è: perchè è stato esonerato De Rossi? Evidentemente paga un brutto inizio di stagione, fatto di 3 pareggi e una sconfitta, ma soprattutto una confusione tattica che ha dilagato in quest’esordio.
Gli equivoci in campo non sono mancati, alimentati da un mercato turbolento che non ha permesso all’ex Capitan Futuro di scioglierli in maniera definitiva. Dybala o Soulè? Difesa a 3 o a 4? Pellegrini in campo o in panchina? Ai posteri l’ardua sentenza.
Posteri che potrebbero essere affidati con effetto immediato a Gianluca Falsini, attuale allenatore della Primavera giallorossa che si sta mettendo in luce con prestazioni altisonanti. Ma c’è un piano B non di poco conto.
Allegri è il primo della lista
Se è stato mandato a casa De Rossi, che tanto è stato incensato per l’utilizzo di un calcio fluido e a tratti spettacolare, la volontà americana potrebbe andare in una direzione: riprogrammazione difensiva. In pratica, il know-how di Massimiliano Allegri, al momento fiore all’occhiello tra i colleghi svincolati.
Maestro nel difendere, psicologo con i bomber: quando ha avuto la possibilità di schierare attaccanti forti (anche e soprattutto Dybala, ndr) gli ha sempre dato la libertà di muoversi in campo come meglio credevano. Perchè il calcio è semplice, o forse è meno complicato di quello che vogliono farci credere.