Eroi a Wembley

Bella l’impresa della Juventus col Tottenham, tanta la goduria, ma in Europa non si può soffrire così tanto anche contro squadre non propriamente top

Una partita che fa perdere 10 anni di vita. La Juve si qualifica in Champions per la prima volta nella sua storia dopo un 2-2 in casa e vince per la prima volta a Londra dove non aveva mai vinto. Sono piccole statistiche, ma rendono l’idea sull’impresa fatta. Aggiungiamo per completezza che in 30 occasioni che si è verificato un 2-2 in turni a eliminazioni diretta in questa competizione, questa è solo la sesta volta che la squadra che ha preso i 2 gol in casa poi si qualifica in trasferta e di queste sei volte è la seconda di un’italiana. L’unico precedente era un Milan-Bayern Monaco 2-2 e poi 2-0 a Monaco di Baviera. Che c’è da dire sulla partita? Un primo tempo giocato veramente male con i fumi del ”calcolatorismo italico” a offuscare le menti. Diciamolo chiaro, la sensazione è stata quella che si era venuti per fare difesa e contropiede e segnare l’1-0 di rapina e difenderlo strenuamente. Niente di piu’ sbagliato in Coppa dei Campioni. Questo atteggiamento nel 2018, all’estero, non premia piu’. Poteva andare bene negli anni ‘60 e c’è stata qualche eccezione in tempi moderni vedi Mourinho con l’Inter o Di Matteo con il Chelsea. Fra l’altro eccezioni appunto, ma coadiuvate da un “culo” incredibile in ogni possibile situazione immaginabile. Perdonatemi se mi lascio andare a qualche licenza poetica, ma sono stremato neanche avessi giocato io. Ho perso 10 kg, mi dovro’ rifare il guardaroba. Fra l’altro sullo 0-0 ci viene negato un rigore clamoroso da un arbitro indecente. Arbitro che, nel finale, al 90mo su un palo colpito dal Tottenham non vedrà un fuorigioco di un metro abbondante. Una terna arbitrale da quarta serie mandata ad arbitrare una partita difficilissima e per noi delicatissima. Abbiamo dovuto battere pure l’arbitro.

La reazione che si è avuta alla fine sembra quasi dovuta al fatto che il loro gol ci abbia tolto i fantasmi dalla testa e sbloccato definitivamente. Tanto a quel punto anche un loro eventuale 2-0 non cambiava di molto la situazione . Sia con l’1-0 che con il 2-0 noi si doveva fare 2 gol. E combinazione guarda subito dopo il loro gol mettiamo il naso fuori e abbiamo subito due occasioni una con Pjanic e l’altra con Sandro. Fino a quel momento, pare che giocasse solo Douglas Costa. Nel secondo tempo è un altra Juve si è detto. Menomale. La Juve perso per perso attacca e il Tottenham si scopre per quello che effettivamente è una squadra di mexxa con 4 buoni attaccanti fra l’altro, un Sudcoreano, uno Svedese, uno naturalizzato Nigeriano, che voglio dire ma noi possiamo, noi la Juve, avere paura di questa gente? In ogni caso oltre a questi 4 davanti il Tottenham dal centrocampo in giù è il nulla assoluto e la difesa è forse leggermente migliore di quella del Benevento. In effetti come si attacca fioccano le azioni da gol tanto che si riesce a fare 2 gol in scioltezza in pochissimi minuti ma veramente quasi senza colpo ferire. Va detto che se Allegri ancora non riesce a dare una mentalità offensiva a questa squadra in Europa dove maggiormente serve, per lo meno le partite tatticamente le legge molto bene. Le sostituzioni di Matuidi e Benatia con lo spostamento in mezzo di Barzagli e l’ingresso dei 2 terzini Lichtsteiner e Asamoah stravolge i piani del Tottenham e cambia l’inerzia della partita.

Poi, sul 2-1 per noi, al solito, invece di infierire perché si puo’ fare tranquillamente il 3° e chiuderla definitivamente, si sceglie nuovamente di amministrare e torna la sofferenza. Per fortuna a quel punto la squadra ci crede e tutti difendono bene. A quel punto vengono fuori gli eroi e ci puo’ anche stare anche se si soffra parecchio. Tra una cosa e un’altra, il gol del raddoppio lo facciamo al 67mo, mancano ancora 25 minuti che non sono poi pochissimi. Va detto che per il Tottenham che non si aspettava questo ½, la mazzata è tremenda e fra che si organizzano e fra che reagiscano il tempo scorre e di sofferenza vera e propria ci sono solo gli ultimi 6/7 minuti, quando pero’ è davvero un assedio. Resta la bella impresa. Resta la goduria. Certo se la Juve vuol crescere a livello europeo, queste squadre come il Tottenham se le deve mangiare a colazione. Non esiste che la quarta/quinta in Inghilterra metta in così grande difficoltà la prima/seconda italiana. Non esiste che il Tottenham giochi contro di noi senza paura. Noi siamo la Juve e loro sono nessuno. In Europa non hanno mai vinto nulla e in Inghilterra non vincono nulla da trent’anni. Su questo bisogna lavorare perché io non mi accontento di godere di queste belle serate. Io la coppa la voglio rivincere.