Emre Can (25) e Ivan Rakitic (31) stanno condividendo in questi giorni un destino analogo. Entrambi, infatti, sono rimasti nelle rispettive squadre – Juventus e Barcellona – da separati in casa. Il tedesco non piace a Maurizio Sarri, che a suo dire gli aveva però promesso la presenza in lista Champions, altrimenti fosse stato per lui se ne sarebbe andato al Paris Saint Germain. Il croato è stato sostanzialmente scaricato da Ernesto Valverde, che ha convinto la dirigenza metterlo sul mercato già in estate.
Juve e Barcellona si sono già parlate, hanno provato ad intavolare uno scambio, ma alla fine non se n’è fatto nulla. Secondo indiscrezioni giornalistiche, Fabio Paratici aveva messo sul piatto prima lo stesso Can, poi Mandzukic, Rugani e infine Bernardeschi pur di arrivare a Rakitic, per il quale Sarri va pazzo. Non è mai stata trovata l’intesa sul conguaglio, ma la porta non è chiusa, perché per il croato come per il tedesco si prospettano mesi tra panchina e tribuna. A gennaio i campioni d’Italia e quelli di Spagna si torneranno a parlare per uno scambio di centrocampisti che farebbe tutti felici.
Ovviamente, alla Juventus un’operazione del genere non risolverebbe il problema della lista Champions. Una volta effettuato l’eventuale scambio Emre Can-Rakitic, bisognerebbe trovare un posto al croato e al momento non si vede chi potrebbe uscire dalla lista Uefa degli attuali 6 centrocampisti. A meno che, con tutti gli scongiuri del caso, non ci fosse nel frattempo un infortunio, oppure un’ulteriore cessione. La domanda potrebbe sorgere spontanea: a quel punto non converrebbe tenersi Emre Can che l’anno scorso ha dimostrato in Champions di essere molto valido? In linea teorica sì, ma se un giocatore non piace per caratteristiche all’allenatore si può fare ben poco se non che venderlo al miglior offerente. Nel contratto di Emre Can, lo ricordiamo, vi è una clausola rescissoria da 50 milioni che parte dall’estate 2020.