Emre Can alla gogna per una frase che tutti pronunciano ogni giorno

Emre Can costretto a scusarsi per una frase adoperata ad arte per creare un caso che non esiste: nessun intento sessista dal centrocampista della Juventus

Emre Can preso di mira su social network e media per una frase rilasciata al termine di Valencia-Juventus. Parlando dell’espulsione di Ronaldo a DAZN, il centrocampista tedesco si è espresso testualmente così: “Ho appena saputo che è stato sventolato per la tirata di capelli. Non siamo donne, giochiamo a calcio. Se estrai il cartellino rosso per questo motivo – ha evidenziato – , poi devi farlo praticamente sempre per ogni fallo. L’espulsione non c’è al 100%”. Apriti cielo! Emre Can è stato accusato da alcuni di aver commesso “una gaffe”, altri addirittura di aver pronunciato una frase sessista.

Nel recente passato, questo modo di dire molto comune (“non siamo femminucce”), è stato utilizzato da allenatori nel corso di conferenze stampa (in alcuni casi con connotazioni molto più gravi del tipo “sei una donna, cosa vuoi capire di calcio”), ma non solo, senza che alcuno se ne scandalizzasse. Si sa, però, che tutto ciò che proviene dal mondo Juve ha una cassa di risonanza maggiore: si cerca sempre lo scoop e la polemica per acchiappare lettori e click. Per evitare ogni strumentalizzazione, comunque, tramite i suoi canali social ufficiali, Emre Can ha chiarito:

“Vorrei spendere qualche momento per spiegare la situazione dopo i commenti fatti nel dopo partita di ieri sera. Le mie parole in risposta al video dell’espulsione di Cristiano – dice il tedesco – hanno creato della confusione e ci tengo a chiarire. Vorrei dichiarare che con le mie parole non avevo alcuna intenzione di discriminare le donne o il calcio femminile in alcun modo. Chiunque mi conosce sa bene quanto io rispetti le donne e quanto creda in valori come l’uguaglianza e il rispetto. La mia sola intenzione era quella di difendere un mio compagno di squadra nel contesto di una decisione sbagliata sul campo che avrebbe potuto compromettere la nostra partita. Mi scuso sinceramente con chiunque si sia sentito offeso dalle mie parole”.

Emre Can è un ragazzo serio e un professionista esemplare. Altrimenti non giocherebbe nella Juventus.