Emre Can: tra auguri alla Signora, derby e cessione a gennaio

Emre Can cerca di scalare le gerarchie alla Juventus, ma con solo 152 minuti giocati fin qui la priorità al momento sembra essere la cessione a gennaio

Segnali distensivi da Emre Can alla Juventus, ma solo di facciata. Nel giorno del 122° compleanno del club bianconero, il centrocampista tedesco ha pubblicato sui propri canali social il seguente messaggio: «Felice di far parte di questo grande club: 122 candeline per la Juventus, auguri!». Qualcosa di analogo lo si era letto già dopo lo sfogo pubblico seguito all’esclusione dalla lista Uefa: prima Emre Can si era lamentato dal ritiro della nazionale, poi aveva pubblicato messaggi d’amore alla Signora sui social.

La verità sta chiaramente in mezzo: l’ex Liverpool sta tentando di fare il professionista fino in fondo sperando che da qui a gennaio (a partire dal derby di stasera) Maurizio Sarri gli dia spazio facendogli cambiare ida. Sì, perché ad oggi la priorità di Emre Can è quella di lasciare la Juve a gennaio. A meno che non fosse inserito nella lista Uefa per la seconda parte di stagione (e al momento non se ne vede la possibilità considerato che dovrebbe rientrarvi anche Chiellini e quindi dovrebbero essere due gli esclusi), il tedesco andrà via nella sessione invernale.

Emre Can tra PSG e Manchester United

Secondo il Corriere dello Sport di oggi, nonostante fin qui abbia giocato solo 152 minuti, sono diversi gli estimatori di Emre Can, a partire da Paris Saint Germain e Manchester United. La clausola rescissoria da 50 milioni presente nel contratto scatterebbe solo dalla prossima estate, ragion per cui nella sessione invernale al massimo la Juventus potrebbe incassare 30 milioni da un giocatore pubblicamente “scaricato” da tempo. Curioso che fino a quando c’era Allegri in panchina, i tifosi se la prendessero con il tecnico livornese che gli preferiva Khedira. Oggi, sui social network, i supporters della Signora se la prendono principalmente con il numero 6, quasi fosse lui a fare la formazione e non Sarri a preferirlo al connazionale.