Al Castellani si affrontano Empoli e Juventus. Inizio di stagione complicato per i toscani, reduci da due sconfitte consecutive (contro Verona e Monza), mentre i bianconeri, dopo due vittorie di fila, sono stati fermati all’Allianz dal Bologna di Thiago Motta. I bianconeri tornano alla vittoria grazie alle reti di Danilo (nel primo tempo) e Chiesa (nella seconda frazione di gioco), dopo lo stop in casa della scorsa giornata. Per l’Empoli si tratta della terza sconfitta consecutiva.
Parte subito aggressiva la squadra di Massimiliano Allegri, che prima con Rabiot, poi con un cross velenoso di McKennie si fanno vedere dentro l’area dell’Empoli. Al 7′ è Vlahovic a far tremare i guantoni a Berisha. Il serbo raccoglie un pallone vagante in area e scarica in porta, ma in maniera poco efficace. All’11’ viene annullato un gol alla Juventus, che da calcio d’angolo pesca Danilo, il quale riesce ad insaccare, ma facendo fallo sul portiere. Al 24′ si porta avanti la Juve con Danilo. che sul cross da corner approfitta di qualche rimpallo per spingere dentro la sfera. Si conquista un rigore la Juventus al 37′: Gatti penetra in area di rigore, ma viene atterrato da Maleh. Dal dischetto si presenta Vlahovic, che si fa ipnotizzare da Berisha e sbaglia. Dopo tre minuti di recupero finisce 0-1 il primo tempo di Empoli-Juve.
Nessuna sostituzione durante l’intervallo. Empoli-Juventus ricomincia con il possesso palla dei bianconeri. Parte aggressiva la squadra di casa, che con Cambiaghi e Fazzini prova a scardinare la difesa della Juve. Pericolosissima la squadra di Allegri al 59′ che con una percussione offensiva di Chiesa sfiora il raddoppio. Il numero 7 a tu per tu con Berisha manda a lato. Ovazione della curva ospiti al 62′ per l’ingresso di Paul Pogba. È proprio il numero 10 a creare scompiglio nelle zone offensive. Il francese raccoglie un pallone appoggiato da Vlahovic e scarica un violento tiro in porta al volo. Rete annullata dall’arbitro per fuorigioco dell’attaccante serbo. La Juventus raddoppia all’82’ con Federico Chiesa, che si avventura in solitaria in una cavalcata poderosa e si ritrova da solo contro Berisha, uscito dai pali; il numero 7 lo supera e insacca il pallone in rete.