Quando i tifosi bianconeri pensano al ‘Puma’ Emerson, non possono non ricordare con piacere i due anni trascorsi a Torino dal centrocampista brasiliano, che hanno fruttato ai colori bianconeri gli scudetti 28 e 29, poi sottratti col processo farsa di Calciopoli. A distanza di 5 anni, Emerson giudica la nuova Juventus in una lunga intervista concessa a ‘Tuttosport’. Si parte, ovviamente, dal nuovo corso targato Antonio Conte: “E’ l’uomo giusto con la mentalità giusta – spiega Emerson – se riesce a trasmettere la grinta che aveva in campo la vedo bene. Pirlo grande colpo, Melo? Io non lo venderei. Prenderei Ribery e Sanchez. Bastos mi piace, ma sono troppo di parte dato che è della mia stessa città. Tra i brasiliani prenderei Lucas e non Neymar, lo vedo più adatto al calcio italiano”.\r\n\r\nREAL E DINTORNI\r\n”Se potessi tornare indietro non andrei al Real Madrid,abbiamo mentalità diverse. Cassano? E’ un amico a cui ho dato consigli: ai tempi di Roma si credeva Brad Pitt e comprava solo macchine; io gli ho fatto comprare una bella villa.\r\n\r\nMOGGI MI MANCA\r\n“Moggi? E’ un po’ che non lo sento, ma per me è stato un grandissimo dirigente. Se mi sono mai scontrato con lui? Sì, una volta dopo un pareggio a Cagliari per 1-1 io andai su tutte le furie in campo e lui mi chiamò dicendomi che gli faceva piacere la mia grinta, ma che alla Juve dovevo mantenere uno stile e non dovevo scalciare tutto quello che trovavo intorno a me”.