Elkann: “La Juventus sta affrontando le difficoltà. Plusvalenze? Fiduciosi”

John Elkann ha parlato di Juventus a margine di un evento Exor: dal caso plusvalenze all’addio di Cristiano Ronaldo

John Elkann ha parlato a margine di un evento Exor, l’Investor Day, e inevitabilmente ha toccato anche alcuni argomenti relativi all’attualità della Juventus. A proposito dell’indagine sulle plusvalenze, il proprietario del club bianconero ha sottolineato: “Nelle indagini in corso la società sta collaborando con gli inquirenti e confida che sarà fatta luce su tutti gli aspetti indagati. Sono fiducioso nell’operato della magistratura – le parole riportate da Sportmediaset – Sono convinto che il futuro della Juventus sia altrettanto importante come il passato. La Juventus è una grande società e ci sono tutte intenzioni che rimanga tale. Nell’affrontare le difficoltà ci si rafforza”.

Elkann: “Fiducia nel nuovo Cda della Juventus”

A proposito della dirigenza attuale, Elkann ribadisce poi la sua totale vicinanza a chi sta guidando la Juventus: “La Juve ha nuovo consiglio di amministrazione, un nuovo ad, un nuovo ds e un nuovo allenatore che con il vicepresidente e il presidente stanno affrontando problemi in campo e fuori. In un percorso di società esistono i momenti di difficoltà – insiste – è importante affrontarli ed è quello che sta accadendo in Juventus”.

L’operazione Ronaldo

L’addio di Ronaldo ha inevitabilmente fatto perdere appeal al brand, ma non per questo Elkann è preoccupato per il futuro della società. “L’operazione Ronaldo è stata importante per la Juventus. Credo non ci sia altro da aggiungere rispetto a quanto abbiamo vissuto. Conosciamo il contesto in cui il calcio e la Juventus hanno vissuto – aggiunge – La storia della Juventus è più che centenaria. Nello sport bisogna guardare alla competitività e quindi come si riesce a fare quadrare le variabili di una società. Nella Juventus c’è stato un forte cambiamento, bisogna conciliare risultati sportivi e parametri economici. Le domande sono diverse: c’è innanzitutto quella del calcio, unico sport professionista in cui regolatore e gestore sono un soggetto unico, poi c’è il problema di performare al meglio le risorse”. Una presa di posizione netta sulla questione Superlega.