2006/2007 La juve entra in B con pochi debiti e ne esce a giungo 2007 con tanti soldi a disposizione. La retrocessione spinge la società a una massiccia campagna di cessioni tra cui segnaliamo: Ibrahimovic (25milioni), Emerson (16milioni), Zambrotta (14 milioni), Vieira (9,5milioni), Mutu (8 milioni), Cannavaro e Thuram (7,2 e 5 milioni). Siamo a circa 85 milioni di euro di incassi, che probabilmente sarebbero potuti essere un po’ di più, ma come noto quando il venditore è alle strette il compratore ha vita facile.
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La stagione si conclude con la promozione in A: la società è solida e non ci sono debiti: si può ricostruire. Secondo una nota regola di strategia aziendale per recuperare uno svantaggio competitivo ci sono due modi: più tempo o più soldi dei concorrenti. Nel primo caso possiamo estremizzare nelle società che hanno una grande primavera, che investono su tanti giovani, che vanno a guardare meglio e con più competenza fuori dal radar dei più ricchi, che si prendono dei rischi e piano piano costruiscono una base solida (la Roma?). Nel secondo i nuovi arrivati che mettono sul piatto centinaia di milioni e strappano a suon di milioni i migliori in mezza Europa (Il Chelsea? Il Manchester City?). In mezzo c’è la storia di chi ha vinto in Europa negli ultimi anni: un mix delle due cose. Questa piccola premessa è importante per capire i passaggi che hanno portato la Juve fino a oggi.
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Credits: IlSussidiario.net\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it