La Juve vince il derby, ma se Cuadrado non fosse arrivato su quel pallone? – La soddisfazione per aver vinto il Derby di Torino è tanta. Specie per averlo vinto all’ultimo respiro. Specie per chi come me vive a Torino dove la convivenza con i granata è a volte fastidiosa, soprattutto quando ci stanno sopra che fortunatamente capita molto di rado. Avevano già preso troppo a parlare di noi. In primis Ventura che non perdeva occasione per ribadire quanto è bello stare tot punti sopra la Juve. D’altronde loro vivono per noi, sono i nostri parassiti e nessuno si offenda a leggere questa parola. I granata davvero vivono una vita parallela a quella nostra. Si informano sempre sul risultato della Juve. Tifano ogni squadra che gioca contro la Juve. Addirittura nelle coppe si gemellano con ogni squadra che affrontiamo. Hanno più gemellaggi che tifosi.\r\n\r\nLoro sono quelli che salvano la stagione se la Juve perde un qualche trofeo anche se per dire loro retrocedono. Loro per noi sono un fastidio e basta. Una pratica da archiviare in fretta. Lo Juventino di Torino pensa al Toro due giorni prima della partita e se ne scorda due giorni dopo la partita. Lo Juventino di Torino non gode se il Toro perde, semplicemente non gliene frega nulla. Al massimo è argomento per qualche presa per il culo al bar. La cosa fastidiosa invece per lo Juventino di Torino è lo Juventino non di Torino che magari trova anche simpatico il granata (tanto non ne conosce nemmeno mezzo di persona). Beh, il granata in genere è simpatico come un gatto attaccato con le unghie ai testicoli. Diciamo che è un’Interista mancato. Il granata generalmente è un misto fra uno sfigato e un invidioso. E’ quello che gode non del suo bene ma del tuo male. Pensate quanto è simpatico uno che gode del tuo male che già quando le cose ti vanno male hai di che esser triste di tuo ti ritrovi pure uno che gode di questo. Di conseguenza il granata va preso a dosi molto molto limitate. Ho pochissimi amici granata. Molto selezionati. Scelti fra i pochi che non sono accanitamente antjuventini oppure quelli che lo sono, lo sono a casa loro non in mia presenza.\r\n\r\nE veniamo alla partita. Detto che si è goduto e parecchio, in altra occasione avrei scritto che i derby è importante che si vincano punto. Non è così. Non può essere solo questa volta così. Non può essere semplicemente perché questa non è una Juve schiacciasassi che affronta il Toro con un distacco siderale in classifica e viene portata da quest’ultimo a giocare a calci piuttosto che a calcio. Perché allora sì che si potrebbe dire: l’importante era vincere. Questa è una Juventus che non pare avere né capo né coda. E’ una Juventus che da dieci partite sta giocando un calcio pessimo. Oggi ne hanno preso atto pure quelli che dicevano che era lecito attendere. E’ una Juve che ha giocato un discreto primo tempo nel derby e un secondo tempo da capelli dritti e bianchi sulla capoccia. Con Quagliarella superstar e Maxi Lopez che sembrava un giocatore d’alto livello. E dico vada per il Quaglia ma Maxi Lopez chi? Ma dai! E la Juventus è stata solo prova dei singoli con qualcuno che è riuscito a dare più di altri. Con Buffon che ha avuto diverse preoccupazioni da una squadra con una rosa che costa quanto il solo Dybala. Una squadra che è composta da 4-5 ”scarti” nostri. Giocatori che da noi non sono stati ritenuti all’altezza di giocare con noi e che da loro sono in maggioranza titolari. E non fa testo che il derby dell’anno scorso si sia perso. Onestamente si era perso con le terze linee visto che si era impegnati in Champions e onestamente si era giocato assolutamente meglio di come si stia giocando ora.\r\n\r\nIl risultato è ottimo. Vincere fa morale. Vincere il derby lo fa di più. Davanti ci aspettano. Roma e Napoli non hanno vinto. Sto scrivendo mentre devo ancora sapere il risultato di Lazio e Milan che magari sarà per noi positivo. Abbiamo recuperato due punti sulla prima in classifica e la zona coppe non è poi così lontana. Ma cacchio così non si può giocare ragazzi. La prestazione generale della squadra non è stata per niente incoraggiante. Qualcuno penserà che sono troppo severo o forse che non mi godo appieno la vittoria. Io scindo le due cose. Una è la vittoria. L’altra la prestazione. Ora prima di commentarmi provare a farlo pensando che magari Cuadrado non fosse arrivato su quella palla. Si chiama fortuna. A volte arride altre no! Certo la fortuna non è opinabile.