E anche Zaccheroni si diletta nel tiro al Mourinho

tiro_al_mouIn ritardo, ma è arrivata. La risposta di Alberto Zaccheroni a Josè Mourinho sulle polemiche arbitrali cade a due giorni dal convulso anticipo tra Inter e Sampdoria, terminato con tre espulsi e contestazioni continue dei nerazzurri nei confronti del direttore di gara Paolo Tagliavento. Il «povero Tagliavento», come ha detto ieri Zaccheroni mostrando solidarietà al fischietto umbro e a tutta la categoria arbitrale: «Quella di sabato non sembrava una partita di calcio, è stata altro», ha detto il tecnico della Juventus riferendosi alle proteste del tecnico interista Mourinho, dei giocatori e del pubblico per le espulsioni toccate ai nerazzurri Walter Samuel e Ivan Ramiro Cordoba.\r\nOltre a fare capolino nell’angolo della moviola – «ha dimostrato che Tagliavento aveva ragione su tutti gli episodi» – Zac ha riservato una bacchettata a Mourinho, che venerdì, nel mezzo degli strali lanciati a mezza Serie A, aveva accusato la Juventus di essere l’unica squadra a giocare «con un’area di 25 metri». Chiaro, nella conferenza stampa dello Special One, il riferimento al rigore inesistente che la domenica prima aveva deciso la vittoria sul Genoa. Implicito ma evidente, oggi ai microfoni di Radio Uno, anche il riferimento di Zaccheroni al collega nerazzurro e alle manette mimate polemicamente da ’Moù durante i tesissimi 90 minuti del match con la Samp: «Gli allenatori di buonsenso ora non vanno di moda».\r\nIl tecnico della Juventus, oltre a chiedere di «abbassare i toni, perché senza arbitri non si può giocare», ha poi intrecciato il tema arbitrale con l’elogio del capitano bianconero Alessandro Del Piero. Un ascoltatore interroga l’allenatore della Juve sull’effettiva sportività del numero 10 juventino ricordando a Zaccheroni i rigori inesistenti ottenuti e trasformati dallo stesso Del Piero recentemente contro Lazio e Genoa (uno con una simulazione, l’altro per un contatto minimo avvenuto a circa un metro dall’area di rigore). «Attaccare Del Piero sotto questo profilo è una bestemmia», ha tuonato Zaccheroni correndo in difesa del veterano bianconero, leader della Juventus anche nei due campionati manipolati dalla società bianconera e sfociati nello scandalo Calciopoli, nella retrocessione in Serie B della squadra torinese e nella revoca di due scudetti, uno dei quali assegnato all’Inter.\r\nDel Piero, che recentemente si è detto «orgoglioso» delle 31 presenze collezionate nel campionato cadetto, per Zaccheroni è un «trascinatore», ma nonostante il buon momento dell’attaccante e le vittorie inanellate dalla squadra il tecnico di Cesenatico non vuole sentir parlare di Juventus guarita: «La convalescenza non è assolutamente finita», ha detto Zac, «la strada è lunga». La squadra bianconera dopo il 2-1 ottenuto ieri sul campo del Bologna è quarta in campionato a 14 punti dall’Inter capolista ed a sette dal Milan, terzo a due lunghezze dalla Roma.\r\n\r\nCredits: La Stampa\r\nFracassi Enrico – Juvemania.it