Paulo Dybala, inizialmente atteso a Torino per il 5 agosto, ha deciso di anticipare il rientro di qualche giorno. A meno di sorprese, la Joya sarà alla Continassa già l’1 agosto, ma sul suo futuro negli ultimi giorni se ne sono lette di ogni. Il numero 10 della Juve vuole innanzitutto parlare con Maurizio Sarri, che a detta dei giocatori fin qui ha provato solo ed esclusivamente il 4-3-3. Un modulo che di fatto esclude Dybala dai titolari, perché l’argentino ha confermato nelle ultime stagioni di non poter fare l’ala d’attacco, né a sinistra né a destra.
Insomma, Maurizio Sarri ha lo stesso problema del suo predecessore Massimiliano Allegri e di tutti i ct dell’Argentina che si sono succeduti in questi anni, che mai hanno dato spazio a Dybala tra i titolari. Il diretto interessato fondamentalmente vuole rimanere alla Juventus, ma se non ci saranno le condizioni per essere titolare, cambierà aria. Sarri ha ammesso che “all’occorrenza” la Juve potrà giocare anche con un trequartista e due punte, con Dybala sostanzialmente a fare da raccordo tra centrocampo e attacco (il ruolo che gli chiedeva Allegri insomma). Ma si tratta chiaramente di un piano d’emergenza: la Vecchia Signora giocherà quasi tutte le partite con una punta centrale e due attaccanti esterni.
In questa situazione si inserisce l’offerta di ieri del Tottenham, rispedita però al mittente da Fabio Paratici. I londinesi sarebbero soluzione gradita, dicono, a Dybala, ma 50 milioni sono troppo pochi. Sullo sfondo ci sono Manchester United e Paris Saint Germain, con i primi in netto vantaggio secondo Gianni Balzarini. In questo caso, la Joya potrebbe essere la chiave per arrivare a Paul Pogba (e trattenere il connazionale Gonzalo Higuain), perché se il mercato in uscita della Juve è apertissimo, quello in entrata può ancora sorprendere e non poco.