Dybala, la metamorfosi: non segna ma fa assist e spettacolo

Paulo Dybala, attaccante argentino della Juventus, è ancora a secco dopo tre partite ufficiali giocate, ma ha regalato due assist e giocate di classe

Paulo Dybala, attaccante argentino della Juventus, è ancora a secco dopo tre partite ufficiali giocate. A differenza dell’anno scorso, quando all’inizio Allegri lo faceva cominciare dalla panchina, quest’anno la ‘Joya’ è titolare inamovibile. Sono Higuain e Mandzukic a doversi giocare l’altra maglia in attacco, perché l’ex Palermo è ormai imprescindibile.\r\n\r\nNel campionato 2015-2016, il primo in bianconero, è riuscito a fare addirittura meglio di Del Piero e Tevez alle loro rispettive prime stagioni alla Signora. Stiamo parlando di due mostri sacri, il che rende l’idea delle qualità indiscutibili di Dybala. Lo scorso anno, però, l’argentino è stato soprattutto un terminale, con 23 reti totali. Quest’anno, la musica è cambiata, anche per via di una posizione maggiormente “defilata”. È stato lo stesso Dybala a spiegarlo qualche giorno fa: “Parto un po’ più indietro e da destra”.\r\n\r\nAllegri ha capito che da lì l’ex Palermo diventa devastante, perché è in grado di vedere meglio il gioco, servire i compagni ed eventualmente rientrare e calciare di sinistro a giro. Lo scorso anno da quella posizione ne ha fatte diverse di reti, una più bella dell’altra. Quest’anno, invece, ancora non è riuscito ad andare in gol, ma ha servito già due assist. Nell’ultima partita, la prima giocata in coppia con Higuain, ha mandato in gol il connazionale, ma c’è un altro dato che risalta agli occhi di osservatori attenti.\r\n

Dybala: record di passaggi completati

\r\nDybala è l’attaccante in Serie A che ha completato il maggio numero di passaggi (98) nella metà campo avversaria. Un dato che certifica l’importanza dell’argentino nella manovra bianconera. Praticamente tutte le azioni offensive della Juve passano dai suoi piedi e difficilmente, dunque, il tecnico bianconero se ne priverà, sia in campionato sia in Champions. Con i tanti impegni ravvicinati di settembre, però, prima o poi Allegri gli farà tirare il fiato. Alle sue spalle c’è un certo Marko Pjaca che scalpita, ed è un altro che quanto a statistiche fa davvero paura.