Dybala e la Juventus sempre lontani: cosa può succedere nel 2021
Paulo Dybala e la Juventus rimangono lontani: il rinnovo rimane difficile e l’unica alternativa per il club è la cessione nel 2021
Paulo Dybala e la Juventus sono più lontani. L’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport fa il punto della situazione sul numero 10 della Juventus, che sta attraversando probabilmente la peggiore crisi da quando è sbarcato a Torino. Dopo l’ultima stagione di Allegri, in cui la Joya ha fatto fatica a trovare la posizione, sembrava che l’argentino fosse tornato a nuova vita sotto la guida tecnica di Maurizio Sarri. Con il nuovo cambio di allenatore e l’avvento di Andrea Pirlo, però, Dybala sta facendo di nuovo maledettamente fatica.
Dybala “riserva” di Ronaldo o Morata
Rientrato dopo un lungo infortunio, il numero 10 si è trovato davanti un Ronaldo intoccabile e un Morata che è rientrato a Torino più maturo che mai. Visto che allo stato attuale è assai complicato pensare ad un tridente, è fin troppo evidente che Dybala debba ritagliarsi dello spazio in caso di assenza del portoghese o dello spagnolo. Le stesse scelte fatte da Fabio Paratici, che ha acquistato Kulusevski e Chiesa, lasciano intendere che il progetto futuro vada verso una Juve prima dell’ex Palermo.
Senza rinnovo, cessione obbligata nel 2021
Non è un caso, insomma, che l’agente se ne sia tornato in Argentina senza nemmeno essere ricevuto di persona per trattare il rinnovo. La Juventus non ha alcuna intenzione di arrivare ai 15 milioni chiesti da Dybala, ma al massimo è disposta ad aumentare l’attuale stipendio di 7,5 a 10 milioni. La situazione è in stallo totale, anche perché la Vecchia Signora è pronta ad ascoltare eventuali offerte, ma al momento non sembra che nessun club sia disposto ad accontentarlo. Alla dirigenza bianconera, ovviamente, senza rinnovo, converrà cederlo nella sessione estiva del prossimo mercato, perché altrimenti a partire da febbraio 2021 potrebbe accordarsi con un altro club a parametro zero. Possibile una cessione già nel prossimo mercato di riparazione? Se arrivasse un’offerta da almeno 80 milioni, sì.