Dramma Juventus, l’orrenda malattia all’improvviso: “Nessuno ha capito la causa…” | Cosa dicono i dottori
Il racconto di una terribile malattia che l’ha tormentato, e che per poco stava per mettere fine alla sua carriera.
Fin da quando esiste lo sport come gioco, competizione, siamo abituati a considerare gli sportivi come delle vere e proprie divinità. Una sensazione accentuata molto dalla cura maniacale che questi hanno verso i loro corpo e la loro salute.
Se nell’antica Grecia c’erano gli sportivi e i guerrieri a incarnare questo ideale, al punto da diventare presso la popolazione delle vere e proprie leggende, oggi in Europa questo ruolo è sicuramente ricoperto dai calciatori. I calciatori per noi sono un ideale assoluto di salute e integrità fisica, e questo nonostante li vediamo spesso doversi fermare per infortunio, visto quanto sia dispendioso e difficile il calcio a livello agonistico.
Per noi restano comunque immortali, ed è per questo che quando li vediamo cadere in preda a malattie e dolori che di solito coinvolgono noi comuni mortali, si crea quasi un cortocircuito nel nostro cervello.
Per questo lo sgomento dell’arresto cardiaco di Christian Eriksen in campo è stato così ampio e vasto: nessuno si aspettava che a un 30enne che pratica sport a quel livello, possa davvero venire un infarto.
Aveva appena esordito nella Juventus, poi la terribile malattia
E chissà cosa avrà pensato Daouda Peeters, un giovane calciatore, quando la malattia lo ha colpito. In quel momento oltretutto, il ragazzo aveva raggiunto il suo sogno. Era infatti cresciuto nelle giovanili della Juventus ed era stato aggregato alla prima squadra, poco prima del suo drammatico stop.
Come ha raccontato in una recente intervista rilasciate a Cronache di Spogliatoio, due anni fa è stato colpito dalla sindrome di Guillan-Barrè. Una malattia molto rare che colpisce il nostro sistema nervoso periferico, e che crea paralisi.
Una malattia che nessuno aveva capito
Un dramma, come racconta lui stesso: “Ho rischiato di non poter riprendere a camminare, sono stato due settimane bloccato a letto. In tre giorni ho perso completamente l’uso delle gambe. Non senti i piedi, il nulla dalla vita in giù. Sai poi non esiste una cura, quindi ci puoi fare molto. Se non pregare. E nessuno ha mai capito la causa della mia malattia. Pero poi piano piano c’è l’ho fatto ed è iniziata una lunga riabilitazione”
Adesso per fortuna il calciatore, che ha ancora 24 anni, è in via di recupero e sembra stia dunque per guarire. La Juventus lo ha mandato in prestito al Sud Tirol affinchè possa riacquistare e tornare ad essere un calciatore pienamente recuperato.