Dossier illegali, Tronchetti si tira fuori: “Pedinamenti ai calciatori? Non ne sapevo nulla”

Moratti-Tronchetti ProveraMarco Tronchetti Provera, ex presidente di Telecom Italia e attuale presidente di Pirelli, parlando come teste nell’udienza preliminare sulla raccolta illegale di informazioni riservate, ha ribadito di non essere stato a conoscenza delle attività di dossieraggio illecito per le quali l’ex responsabile della security Giuliano Tavaroli è tra gli imputati nel procedimento. A riferirlo sono fonti legali, parlando della deposizione a porte chiuse del numero uno di Pirelli, che è stata aggiornata al prossimo 16 marzo.\r\nTronchetti ha in sostanza ribadito quanto già detto davanti ai pm che lo avevano sentito il 27 giugno 2008, ovvero che Tavaroli agiva di sua iniziativa e di non aver mai conosciuto l’investigatore privato Emanuele Cipriani.\r\nAltri fonti legali hanno riferito che Tronchetti – che ha risposto alle domande del gup e degli avvocati degli imputati – ha detto molti “non sapevo” su vari episodi che gli sono stati ricordati in aula. Ha ribadito di non essere stato a conoscenza dello spionaggio ai danni degli arbitri di calcio, nè di quello al giornalista Massimo Mucchetti e che la security era “autoreferenziale”: “Moratti e Facchetti me ne parlarono – dice Tronchetti Provera al Gup Panasiti – C’erano giocatori che i nostri figli vedevano la sera, dopo una partita, ed era un momento in cui l’Inter non andava neanche tanto bene… Li vedevano nei locali, fino a tardi… con personaggi strani”.\r\nIn merito ai presunti pedinamenti a Bobo Vieri ed altri Tronchetti è tranquillo: “Si chiedevano cosa fanno le altre squadre. Dico: “Beh provate a sentire questi della Sicurezza, nostri, se hanno un’idea. La mia segretaria creò il rapporto tra Tavaroli e non so se Moratti o Facchetti”.\r\nCipriani – imputato nell’udienza insieme a Tavaroli, all’ex numero due del servizio segreto militare Marco Mancini e a una serie di tecnici informatici – aveva invece indicato nell’ex presidente di Telecom la persona nell’interesse della quale veniva svolta l’attività di dossieraggio illecito.\r\nFabio Ghioni, all’epoca dei fatti a capo della squadra di informatici interna a Telecom, il “Tiger Team”, ha dichiarato lo scorso venerdì che Tronchetti Provera era a conoscenza dell’intrusione nel sistema informatico dell’agenzia di investigazioni Kroll.\r\nLe ipotesi di reato contestate a vario titolo agli imputati sono di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione di pubblici ufficiali, rivelazione di segreto d’ufficio, appropriazione indebita, falso, accesso abusivo a sistemi informatici, favoreggiamento e riciclaggio.\r\n\r\n(Credits: Reuters Italia)