Discreti: “Senza Moggi Calciopoli sarebbe già morta e sepolta”
Lunedì tardo pomeriggio, squilla il cellulare. Leggo il nome sul display: è l’amico Giampiero Mughini. Rispondo con piacere e un po’ che non ci si sente. Gli chiedo subito come sta ma stavolta Giampiero non mi da nemmeno il tempo di parlare. E’ indignato, arrabbiato come mai prima l’ho sentito, nemmeno quando a Controcampo, nella serata in cui io ho fatto il mio esordio in diretta tv nazionale, ha lasciato in anticipo lo studio.\r\n“Stefano, hai letto le motivazioni di Palazzi?”\r\nDevo ammettere che in quel momento ero lontano da internet, senza nessuna radio o tv nella vicinanza e quindi non ero ancora a conoscenza della relazione anche perché poi avevo da poco terminato una telefonata con il Mister Antonio Conte, con il quale avevo discusso di tutt’altra materia.\r\nCerco di capire, Giampiero mi spiega minuziosamente la cosa nonostante la sua rabbia. Lo saluto ed al primo internet point mi fermo per leggere con i miei occhi l’intera relazione.\r\nUn senso di indignazione mi assale misto ad impotenza.\r\nMa anche un moto d’orgoglio: ce l’abbiamo fatta. Ebbene si.\r\nPer 5 lunghi anni, noi semplici tifosi ci siamo trasformati in difensori della Juventus diventando tutti piccoli avvocati, Giornalisti con la “G” maiuscola e ricercatori della verità.\r\nCi guardavano come degli alieni, come dei tossici o degli ubriachi.\r\nCi hanno dato degli illusi, dei talebani. Ci hanno etichettato come squadristi e barboni.\r\nCi hanno cantato contro “vinciamo senza rubare”, come se la Juventus stellare del 2006 avesse bisogno del telefono per vincere sul campo.\r\nBisogna ammettere però che senza Luciano Moggi e il suo pool difensivo non ce l’avremmo mai fatta. Senza la sua voglia di lottare e di non mollare mai, tutte le nostre battaglie sarebbero state inutili. Calciopoli sarebbe morta e sepolta dal 2006 e la storia della Juventus macchiata per sempre senza possibilità di appello.\r\nHo imparato a conoscere a fondo Big Luciano in questi anni di amicizia vera. E mi sono reso conto di quanto è stato importante per lui sentire l’affetto del popolo bianconero. Più gli manifestavano solidarietà e più gli veniva voglia di giustizia e rivalsa.\r\nSe gli juventini avessero abboccato alla teoria “Juve distrutta per colpa di Moggi”, probabilmente anche lui si sarebbe arreso subito ed avrebbe smesso di lottare nel 2006.\r\nL’apporto di tutti i tifosi bianconeri è stato determinante.\r\nVoglio allora provare a ringraziare tutti coloro che ho avuto al mio fianco in questo lungo viaggio di ricerca della verità.\r\nPenso ai mie compagni della Combriccola Romana di Tutti pazzi per la Juve e al fan club della nostra trasmissione, agli altri juventini di Roma del “mai un passo indietro” Massimo Zampini, Nicola De Bonis, Marco Venditti, Antonello Angelini, Emilio Targia e Giuseppe Pollicelli.\r\nCome dimenticare poi gli amici di Juvenews.net, Juvemania.it, CanaleJuve.it, Juworld.net, Magazinebianconero.com e tutti i frequentatori del mio blog e della mia pagina ufficiale su Facebook.\r\nPenso a tutti gli utenti di tifosibianconeri.com (ex j1897), vecchiasignora.com e degli altri forum juventini con i quali ho discusso per giorni, mesi, anni in centinaia di topic differenti.\r\nOnore all’Associazione Nazionale Amici della Juventus del Professor Paolo Bertinetti, a GiulemanidallaJuve, agli indomabili gladiatori di Ju29ro.com, a Renato La Monica, Anna Capogrosso, Salvatore Cozzolino, Alberto Rossetto, Riccardo Gambelli, Antonio La Rosa, Mirko Nicolino, Antonio Corsa, Roberto Buonfiglio, Enzo Ricchiuti, Anna di Orgoglio Gobbo, Massimo Pavan, Carlo Tecce, Vittorio Salvadori, Alvise Cagnazzo, Thomas Bertacchini, Sergio Colautti, Francesco De Felice.\r\nGrazie anche a Gianluca Savoini, Cristian Rocca, Luca Beatrice, Gigi Moncalvo, Giancarla Tenivella, Andrea Bonino, Claudio Zuliani, Cesare Pompilio, Marcello Chirico e Piero Ostellino che come Giampiero non hanno mai avuto paura a trattare pubblicamente in maniera obiettiva questo scomodo argomento.\r\nMa grazie anche ai giornalisti non juventini che si sono documentati sulle carte vere e non sui tabellini della Gazzetta dello Sport. Mi vengono in mente alcuni nomi in tal senso: Oliviero Beha, Luigi Colombo, Daniele Capezzone e Alvaro Moretti.\r\nUltimi ma non per questo meno importanti i nomi di Antonello Oggiano, Emilio Cambiaghi, Mario Pasta e Mario Sironi che per difendere la Juve hanno deciso addirittura di scrivere un libro.\r\nNel momento in cui faccio questo “appello” la paura di dimenticare qualcuno è davvero tanta.\r\nNon sarebbe davvero giusto.\r\nRingrazio quindi tutti coloro che hanno fatto qualcosa in difesa della Juventus a partire da Maggio 2006. Anche quelli che non conosco personalmente o che non ho mai incrociato nella mia via in questi anni ma che hanno aperto blog o siti anche piccolissimi e con poche visite o che si sono semplicemente battuti al bar, sul posto di lavoro o davanti le edicole in difesa dell’orgoglio bianconero.\r\nE’ stato fondamentale l’apporto di tutti, non esistono scale di merito in questa ricerca di giustizia e di rispetto.\r\nPerché le parole pronunciate l’altro giorno dal Presidente Agnelli sono giuste, i tifosi meritano rispetto e soprattutto la restituzione della dignità sottratta nel 2006.\r\nQuello che però prima o poi qualcuno ci dovrà spiegare è:\r\nperché la Proprietà ha lasciato i tifosi soli per oltre 4 anni in balia degli antijuventini e dei media colpevolisti?\r\nPerché nel 2006 hanno dato il benservito alla Triade senza nemmeno provare ad ascoltare le loro memorie difensive per un solo istante?\r\nPerché gli hanno fatto causa (perdendola) in un processo contro ignoti, che ignoti non erano?\r\nPerché non si sono difesi nel processo sportivo del 2006? Perché hanno ritirato il ricorso al Tar? Perché hanno approvato all’epoca la linea editoriale della Gazzetta dello Sport con la benedizione anche di Boniperti? Perché non hanno mai speso una sola parola in difesa di Luciano Moggi in 5 lunghissimi anni?\r\nIl giorno che Proprietà e Dirigenza spiegheranno a noi tutti questo, rispondendo alle nostre domande beh quel giorno potremo dire di aver ritrovato la vera Juve. Solo ed esclusivamente quel giorno.\r\nPerché noi il rispetto lo chiediamo e pretendiamo da 5 anni e non solo oggi che grazie al meraviglioso lavoro di Prioreschi, Penta, Trofino, Rodella e D’Onofrio sono stati distrutti completamente tutti gli impianti accusatori e sono state rispedite al mittente tutte le accuse contro la Juve dell’epoca.\r\nSenza il dolente popolo juventino e senza “il comandante” Luciano Moggi, l’orgoglio e la storia della Juve sarebbe stata distrutta completamente e la proprietà sarebbe rimasta a guardare senza muovere un solo dito in difesa di oltre 10’000’000 di tifosi sparsi in tutto il mondo.\r\nPerché? Diteci perchè.\r\nPrima o poi toccherà anche a voi, perché come ripeteva Abraham Lincoln:\r\n”Potete ingannare tutti per qualche tempo e alcuni per tutto il tempo, ma non potete ingannare tutti per tutto il tempo”\r\nIn loving memory di Valerio Fregoni e Daniela Civico che tanto si sono battuti in difesa dell’orgoglio della Juve in questi anni e che oggi brillano come stelle nel firmamento bianconero.\r\n\r\nDi Stefano Discreti per http://stefanodiscreti.blogspot.com