Disastro Under 21: Bielorussia-Italia 3-0 dts (tabellino e commento)
Bielorussia (4-2-3-1): Gutor; Politevich, Filipenko, Veretilo, Dragun; Sivakov (32’st Baga), Voronkov (1’st Rekish), Hardzeichuk, Nekhaychik; Yurchenko, Skavysh (5’sts Matveichyk). A disp.: Gomelko, Gayduchik, Ostroukh, Baga, Polyakov. All.: Kondratiev\r\n\r\n\r\nItalia (4-4-2): Mannone; Ariaudo, Ranocchia, Ogbonna, Santon; Mustacchio (1’st Rispoli), Poli (37’st Soriano), Bolzoni, Fabbrini; Okaka, Destro (1’st Marilungo). A disp.: Frison, Angella, Marrone, Soriano, Borini. All.: Casiraghi\r\nArbitro: Cakir (Turchia)\r\nMarcatori: 4′ e 5’pt Yurchenko, 6’pts Veretilo\r\nNote: ammoniti Sivakov, Okaka, Poli, Ariaudo, Voronkov, Soriano\r\n\r\nIL COMMENTO DI FRANCESCO FEDERICO PAGANI (Sciabolata Morbida)\r\nNiente Europeo per la nazionale under 21 di Gigi Casiraghi, che trova modo di fallire l’ennesimo obiettivo da quando è alla guida della nazionale under 21 Azzurra. Questa volta, però, il fallimento è ancora più pesante rispetto ai precedenti episodi. Perché l’Italia under 21, forte della presenza di diversi giocatori nettamente superiori alla media delle squadre affrontate lungo questo cammino qualificatorio, la fase finale dell’Europeo non la giocherà nemmeno, eliminata mestamente da una certo non irresistibile formazione bielorussa che dopo aver perso a Rieti riuscirà a rifarsi a Borisov, centrando un 3 a 0 che ha quasi del fantascientifico. Ma del resto gli errori sono stati troppi e troppo gravi per non causare l’eliminazione di questa squadra, protagonista di una pessima partenza all’inizio della propria avventura qualificatoria e di un altrettanto ottima rimonta, chiusa con questo disastroso playoff.\r\nErrori su errori, dicevamo. E allora analizziamoli, questi errori.\r\nInnanzitutto la scelta dell’undici da mandare in campo: se Destro non era in condizione, così come detto dal buon Bizzotto in sede di telecronaca dopo la sua uscita avvenuta nell’intervallo, non era nemmeno da schierare in campo. Inutile sprecare una sostituzione dopo un tempo, quando poi l’altra punta titolare è quell’Okaka che a grandi doti fisiche non abbina molto altro. Sbagliato anche schierare Ariaudo terzino destro: posto che il ragazzo in questione è un centrale, infatti, avrebbe avuto senso, forse, inserirlo come terzino sinistro, con lo spostamento di Santon a destra. Non certo farlo giocare da quella parte. Al tempo stesso risultano anche incomprensibili alcune fissazioni: Bolzoni è un giocatore di quantità, ok, ma che dà pochissimo alla manovra. E se già Poli, appena ritornato da un lungo infortunio, non è al massimo forse sarebbe meglio preferirgli il più ordinato Marrone o, ancora, il tuttofare Soriano. Così come non si capisce la motivazione che spinga il nostro tecnico federale a dare fiducia pressoché incondizionata ai due colored di questa formazione, Ogbonna ed Okaka. E intendiamoci, non è certo un discorso razzista il mio. Semplicemente il primo ha già dimostrato spesso notevoli falle dal punto di vista della concentrazione, il secondo, come detto qualche riga fa, ad una grande fisicità non abbina molto altro e finisce spesso col mangiarsi occasioni d’oro (come oggi, laddove le due principali palle goal Azzurre sono proprio capitate a lui, che le ha puntualmente fallite entrambe). Detto delle – tante – colpe di un allenatore da cui ora non ci si può aspettare altro che le pronte dimissioni vanno però citate anche le colpe dei giocatori, perché alla fine in campo ci scendono loro.\r\nVia alla tarantella, allora: Mannone commette un errore incredibile sul primo goal quando esce dall’area per coprire un pallone che potrebbe tranquillamente spazzare in fallo laterale. Meglio far guadagnare un fallo laterale in una posizione del genere piuttosto che farsi rubare palla, anche perché il goal diventa quasi automatico. La linea difensiva, poi, gioca un primo tempo davvero orrendo. Tra questi giocatori citiamo Ogbonna, ragazzo che deve maturare ancora moltissimo sotto l’aspetto mentale perché le qualità atletiche non bastano (Okaka docet) e Santon, involutosi vistosamente dopo che un paio di stagioni fa, non ancora maggiorenne, annullò niente popò di meno che Cristiano Ronaldo in una sfida di Champions League. A centrocampo Mustacchio assolutamente impalpabile, mai in partita. E da eroe della qualificazione al playoff l’ala varesina si tramuta quindi in fantasma della steppa bielorussa. Bolzoni fa il suo, ma non basta limitarsi a sporcare le linee di passaggio avversarie e fare qualche sporadico raddoppio quando c’è in palio una posta così. In attacco… beh, dell’attacco non si può salvare davvero nulla, nemmeno la prestazione di un volenteroso Marilungo che risulta impalpabile come pochi. Di Okaka, poi, s’è già detto, anche prima di oggi. Grande fisico, ma se non migliorerà tutti gli altri suoi aspetti difficilmente potrà diventare giocatore di alto livello. E in tutto questo un talento come Macheda resta a guardare in tribuna… Dopo il 2 a 0 di Rieti, inutile negarlo, un po’ tutti ci sentivamo già al sicuro. Difficile che la Bielorussia potesse battere questa squadretta, la nostra, per tre reti a zero. E invece, come spesso è successo nel calcio, ecco che il cuore dei giovani provenienti dalla Russia Bianca ha sovvertito ogni pronostico.