«Il calcio non si guarda attraverso i numeri, si osserva con gli occhi» dice Roberto Bettega ai microfoni di Sky pochi minuti dopo la settima sconfitta in campionato della Juve (1 a 0 a Chievo, nono stop stagionale contando le partite perse in Champions con Bayern e Bordeaux). E aggiunge: «Io faccio i conti su tutte le venti partite di campionato fin qui disputate e non sulle ultime 14, la squadra nelle prime giornate aveva tutto l´organico a disposizione ed era davanti a tutti».\r\nEppure, proprio facendo i confronti con il passato sulle prime venti giornate, Ciro Ferrara ne esce male. Solo Rino Marchesi, nella seconda stagione sulla panchina bianconera, campionato 1987/88 fece peggio di lui: otto sconfitte su 20 gare (le squadre erano soltanto 16), stesso ruolino negativo nel girone d´andata (sei stop a testa). Ma quell´anno Rino Marchesi, arrivato dopo gli anni d´oro di Trapattoni, aveva perso anche un giocatore non da poco: Michel Platini, “le roi”.\r\nAveva fatto meglio di Ciro, almeno fino a questo punto, Gigi Maifredi, l’allenatore che aveva conquistato l´Avvocato con il suo «calcio champagne» e che ancora oggi, invece, è ricordato tra i tifosi bianconeri come una delle avventure più sciagurate sulla panchina bianconera. Eppure in quell´anno che vide la Juve per la prima volta fuori dalle coppe europee, Maifredi nei primi venti turno di campionato (torneo a 18 squadre) aveva collezionato soltanto tre battute d´arresto (con Bari, Milan e Genoa), tutte e tre nel girone di andata. Uno score che farà irritare ancora di più l’attuale tecnico bianconero, protagonista una settimana fa di un poco diplomatico scambio di complimenti proprio con Maifredi (oggi commentatore televisivo) che, senza troppi peli sulla lingua, aveva detto: «Con la rosa che ha la Juve quest’anno io avrei vinto lo scudetto».\r\nMaifredi, comunque, non fu esonerato. L´Avvocato in quell´occasione (stagione 1990/91) ebbe più pazienza di quella che dimostrò vent´anni prima (campionato 1969/70) quando licenziò l´argentino Luis Carniglia dopo appena undici giornate di serie A: il mister sudamericano aveva perso quattro partite (compreso il derby), troppe per i gusti del primo tifoso della Vecchia Signora.\r\n\r\n(Credits: Repubblica.it)