Alex Del Piero si ferma di nuovo, Diego Ribas da Cunha non vuole farlo più. Guai a ventilare in sua presenza qualsiasi ipotesi di turn over, perché ti ritorna indietro uno squardo esterefatto. Di più, Il brasiliano allarga le braccia, come per dire: «Guardatemi, vi sembra forse che stia male?». Poi parla. Forte e chiaro: «Mi sento bene, a questo punto ho solo bisogno di giocare. A Palermo ci sarò». Tranquillo, sorridente. Consapevole dei propri limiti attuali ( « Non sono certo al massimo » ) ma soprattutto del suo valore assoluto: «Per me tre partite in una settimana non rappresentano assolutamente un problema».\r\nGiusto così, anche se l’adozione di un modulo come il rombo, che molto concede alle iniziative altrui ( anche perché la Juve fatica a prendere possesso delle fasce) si giustifica solo con un Diego al top. Cioè con la prevalenza dei vantaggi offensivi sui rischi difensivi. Quello attuale, di Diego, al massimo non lo è per sua stessa ammissione, ma la Juve deve concedersi un minimo di prospettiva nel giudizio, cioé dare al proprio principale asso il tempo per tornare a essere quello di sempre, ovvero un formidabile dispensatore di assist e gol.\r\nLa notte di Champions ha raccontato molte cose sul Diego attuale, segnalandone innanzitutto l’assoluta determinazione a recuperare il tempo perduto. La furiosa rincorsa su Thomas Muller, innescato proprio da un suo errore, ha avuto un’importante valenza pratica, ma anche metaforica. Diego non accetta di sbagliare e proprio per questo non ci sono dubbi sul fatto che lo farà sempre meno d’ora in poi, se la cattiva stella che l’ha accompagnato in questi primi mesi juventini finalmente si eclisserà.\r\nUn amor proprio che ne segnala la diversità, l’assoluta statura di campione. Riconosciuta anche dai tifosi del Bayern, anche se con modalità particolari… «I fischi, sì li ho sentiti. E non sono un problema, all’Allianz Arena mi sono sempre presentato da avversario, in due occasioni ho segnato e mai sono stato sconfitto. Non posso pretendere che i tifosi del Bayern siano schierati dalla mia parte».\r\n\r\nLeggi l’articolo completo sull’edizione di Tuttosport oggi in edicola