Il quotidiano “La Stampa”, pubblica stamane un’intervista al ritrovato fuoriclasse brasiliano, Diego Ribas da Cunha.\r\nDiego, è tornato al gol dopo due mesi: le mancava?\r\n«Mi ha fatto piacere, anche se io non sono qui per essere come Trezeguet o Amauri. Devo fare anche altre cose. Però segnare fa sempre piacere, ancora di più squando vinci».\r\n\r\nDopo le magie dell’inizio s’era un po’ eclissato.\r\n«Ho la stima e il rispetto di compagni e società e quando non segno o non gioco bene, cerco comunque di essere utile alla squadra. Ma ora stiamo giocando bene, e se lo fa tutta la squadra, è più facile pure per me. Anche se possiamo migliorare».\r\n\r\nSentiva un po’ di pressione?\r\n«Quella c’è, così come le grandi aspettative attorno a noi: ma è normale quando giochi in una grande squadra come la Juve».\r\n\r\nCinque gol sono una risposta all’Inter?\r\n«No, sono una risposta a noi stessi. Perché non esiste che una squadra come la nostra pareggi 1-1 contro il Bologna o perda in casa, in quella maniera, contro il Napoli».\r\n\r\nPensa ancora che potete vincere lo scudetto?\r\n«Non sono preoccupato, stiamo lavorando bene, e continueremo su questa strada. Ogni volta che noi andiamo in campo, lo facciamo con la pretesa di diventare campioni. Lo scudetto possiamo vincerlo».