Di Maria e Rabiot al passo d’addio: l’ultima danza allo Stadium

Di Maria e Rabiot saluteranno i tifosi della Juve. I due non rinnoveranno il contratto in scadenza e questa sera contro il Milan disputeranno la loro ultima gara allo Stadium con la maglia bianconera. Addio anche a Paredes, altri restano in bilico.

Juve-Milan chiude la stagione casalinga dei bianconeri. Questa sera all’Allianz Stadium la squadra saluterà i tifosi e darà l’arrivederci alla stagione 2023-24, con la speranza che in campo si possa vedere uno spettacolo migliore di quanto proposto quest’anno. E magari tornare a vincere un trofeo dopo due anni di digiuno. Per tanti calciatori questa sarà l’ultima in assoluto in questo stadio con questa maglia addosso. E per altri i dubbi restano forti.

Juve-Milan, l’ultima allo Stadium per tanti: Di Maria e Rabiot su tutti, ma anche Paredes. E Vlahovic resta in dubbio

di maria rabiot rinnovo juve milan allianz stadium
(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)

Angel Di Maria e Adrien Rabiot non rinnoveranno il loro contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Il Fideo avrebbe voluto una conferma dei 6 milioni di ingaggio mentre la società chiedeva un taglio, la richiesta del francese era di 10 milioni all’anno. Dunque, sarà addio per due calciatori che hanno dato il loro contributo. Di Maria ha cominciato in sordina, con la prima parte sottotono e con diversi infortuni. Poi, al ritorno dal Mondiale, è stato un trascinatore fino a marzo, quando è entrato in un vortice negativo che continua. Rabiot invece, dopo i primi 3 anni negativi, è diventato un perno insostituibile quest’anno e sarà quindi molto complicato trovare qualcuno che possa rimpiazzarlo a dovere.

Anche Leandro Paredes saluterà i tifosi della Juve visto che non si è guadagnato il riscatto dal PSG, mentre altri restano in dubbio. Soprattutto Dusan Vlahovic, che potrebbe essere il sacrificato in estate in nome del bilancio. In dubbio anche Kean, mentre Milik dovrebbe rimanere. Manca solo l’annuncio dei rinnovi di Alex Sandro e Cuadrado, che quindi continueranno almeno fino al 2024.