Per Angel Di Maria e Leandro Paredes è stato un esordio di Mondiale shock. L’Argentina ha perso la prima gara contro l’Arabia Saudita e a nulla è valso fare più possesso palla e creare più palle gol degli avversari. La squadra di Renard, con solo 2 tiri in porta ha capitalizzato al massimo ottenendo 3 punti pesantissimi. Che ora mettono l’Albiceleste con le spalle al muro e con più pressione per le prossime due partite. Paredes, nello specifico, si è segnalato solo in occasione del rigore conquistato per una trattenuta, ma per il resto la sua prestazione è stata in linea con quelle della Juventus tanto da essere sostituito ad inizio ripresa.
Di Maria è stato sicuramente più vivo e pericoloso, ma non ha inciso evidentemente per come avrebbe potuto fare. Insomma, contro il Messico gli argentini non possono già più sbagliare perché in caso di altro passo falso, una delle favorite per la vittoria finale tornerebbe subito a casa. E sarebbe un colpo durissimo per i due calciatori bianconeri e per la stessa Juve. Qualcuno maligna che Di Maria e Paredes si siano risparmiati, soprattutto negli ultimi tempi, per essere più in forma al Mondiale. Dovessero tornare con un’eliminazione al primo turno, sostiene qualcun altro, sarebbero a disposizione di Allegri con anticipo ma potrebbero subire il contraccolpo dell’eliminazione e le loro prestazioni non essere all’altezza da gennaio in poi. Insomma, un doppio affare che rischierebbe di diventare un doppio boomerang.
Al termine della partita con l’Arabia Saudita, Di Maria si è così espresso a Tyc Sports: “Credo che ci siamo illusi di vincere la prima partita del Mondiale, non è andata così. Abbiamo creato molte situazioni, abbiamo avuto molte occasioni per segnare e non ci siamo riusciti. Sono venuti in avanti due o tre volte, ci hanno fatto due gol ed è andata così la partita. Gli avversari hanno giocato con una linea molto alta, abbiamo avuto molte occasioni per segnare ma ci hanno annullato tre gol per fuorigioco. Non sono rimasto stupito dal loro sistema di gioco, ci lavorano da un po’. Penso che a volte voler partire prima, voler arrivare a tutti i costi sul pallone ti faccia finire in fuorigioco. Giocavano così, lo sapevamo già. Potevamo vincere 5-0, con calma, o perdere come abbiamo perso. Penso che prima non eravamo i migliori – sottolinea – e ora non siamo i peggiori. Penso che dobbiamo lavorare, mancano due partite, due finali per poter passare il turno. Continuiamo a pensare positivo come stiamo facendo, partite come quelle di oggi possono capitare. Ora dobbiamo pensare alla prossima partita con il Messico, conta solo quella”.