Il destino è nelle nostre mani

Ieri sera ha vinto il Napoli perché ha giocato per vincere, chi gioca ad alti livelli per pareggiare alla fine perde, ora bisogna tirare fuori le palle, se le abbiamo

La partita è stata persa meritatamente. Ha vinto l’unica squadra che era scesa in campo per vincere. Il Napoli non ha dominato, in verità è stato contenuto piuttosto bene. Però ci ha creduto ed ha giocato con quell’obiettivo. La Juventus invece ha giocato per il pari. Errore da terza categoria. Non ho mai visto in vita mia una squadra di alto livello giocare per il pari e ottenerlo. Regole che si conoscono alla terza elementare del calcio e mi sorprende le abbia sposate uno riflessivo come Allegri. Un gol puoi sempre prenderlo anche per caso, ecco perchè non puoi precluderti l’opportunità di andarne a fare almeno uno e giocare per lo 0-0. Che è persino peggio di giocare per il pari. Una Juve senza nulla da perdere va a giocare a Madrid e vince 3-1 contro il Real, una Juventus calcolatrice con 2 risultati utili su 3 perde in casa contro il Napoli senza effettuare nessun tiro in porta su azione (palo di Pjanic su punizione fra l’altro deviata). Li abbiamo resuscitati.

Ora il calendario è molto più difficile per noi che per loro. Noi Inter in trasferta, poi Bologna, poi Roma nella capitale e Verona in casa, loro Fiorentina in trasferta, Toro in casa, Samp in trasferta e Crotone in casa. Noi abbiamo 2 trasferte insidiosissime dove sarà difficile passare. Loro a parte Fiorentina, che lotta ancora per l’EL, avranno 2 squadre che si faranno bellamente asfaltare: Samp e Toro (la Samp perchè non ha più nulla da chiedere il Toro perchè non vede l’ora di farsi fare 4/5 gol dal Napoli), poi il Crotone all’ultima ma al S.Paolo e chissà se sarà un Crotone già salvo o già retrocesso? Ci siamo quasi suicidati da soli è bene dirlo, ma per fortuna non siamo ancora morti.

Dilapidato nel giro di una settimana un cospicuo vantaggio di 6 punti, fattoci violare lo Stadium dal Napoli, cosa mai accaduta prima d’ora, perso una partita fra le più brutte giocate negli ultimi sette anni e persa anche meritatamente, ora è tempo di riordinare le idee. Resettare. Aggrapparsi a quel punto ancora di vantaggio e vincerle tutte. Non ho altra ricetta se non questa. Ora occorre tirare fuori le palle. Chi le ha.