Alessandro Del Piero, colui che ha alzato al cielo l’ultima Champions League vinta dalla Juventus, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport. Attualmente impegnato negli Usa con un’Academy del club bianconero, l’ex numero 10 non vuole sentir parlare di fallimento della Juve negli ultimi anni europei: “Sono arrivati due volte in finale negli ultimi cinque anni, è un’ottima squadra che ha anche esperienza. Prima o poi quel momento arriverà. Non si può parlare di fallimento per quello che è successo l’anno scorso. L’eliminazione contro l’Ajax brucia ancora – ammette – , ma è stata la stagione dell’ottavo scudetto. Il ko con gli olandesi ora servirà da stimolo. Un anno fa è mancato il coraggio contro un Ajax perfetto”.
Probabilmente in molti si erano illusi che con l’acquisto di Ronaldo, la Champions sarebbe stata automatica: non è così, lo aveva detto Allegri, lo ha ripetuto quest’anno anche Sarri. “La differenza? La fa Ronaldo – continua Del Piero – Nella fase a eliminazione diretta la Juve ha segnato cinque gol in quattro partite, e li ha fatti tutti Ronaldo. Questo fa capire quanto conta avere un giocatore così importante nei momenti decisivi. Certo, non basta lui da solo per vincere, ma l’anno scorso ha fatto esattamente quello per cui è stato comprato. E quest’anno farà ancora meglio. L’ansia da vittoria? L’unico modo per eliminarla è vincere. È impossibile eliminare il desiderio di vincere. Ve lo dice uno che ha vinto un Mondiale all’ultima occasione e uno scudetto nel 2012 quando nessuno ci credeva”.
Il sorteggio non ha consegnato un girone agevolissimo alla Juventus, ma con la rosa che si ritrovano i bianconeri arrivare primi non è affatto impossibile, anzi… Quanto al campionato, invece, Del Piero vede subito dietro i bianconeri l’Inter di Conte: “Non è stato un brutto sorteggio. È importante arrivare primi, e occhio a non sottovalutare il Leverkusen. Scudetto? L’Inter è leggermente davanti al Napoli per lottare con la Juventus. La squadra nerazzurra è simile alla Juve 2011-12, è determinata e ha voglia di vincere. Conte ha avuto un grande impatto sulla squadra, come era già successo al primo anno a Torino. Ai bianconeri – insiste – peserà l’assenza di Chiellini, ma sarà decisivo anche da fuori. Gli auguro di rientrare nel momento decisivo della stagione, per fare ancora una volta la differenza. Come auguro a Buffon di vincere la Champions che tanto gli manca. Se spera il mio record di presenze in campionato con la Juve? Punto tutto su Szczesny… scherzo”.
Infine, una battuta sul futuro di Paulo Dybala, che ha incontrato pochi giorni fa negli Usa. L’argentino continua a non trovare spazio, proprio quando tutti pensavano che l’addio di Allegri lo avrebbe rilanciato. “È una situazione complicata, ma credo che possa ancora essere decisivo. Adesso però dipende anche dalle occasioni che gli darà l’allenatore, lui deve sempre farsi trovare pronto e non perdere la fiducia in se stesso. È troppo forte per perdersi. L’addio di Allegri? Non me l’aspettavo – ribadisce – , credevo rimanesse. Non sono stupito, invece, dell’arrivo di Sarri: è un allenatore da big, la Juventus ha deciso di cambiare completamente rispetto al passato”.