Del Piero: “Juve impressionante, un giorno potrei tornare”

Alessandro Del Piero, ospite di “Zona 11 pm” su Raisport, ha parlato della Juve dei record e del suo futuro

juventus-del-piero-intervista-impressionanteAlessandro Del Piero, ex numero 10 della Juventus ora al Sydney FC in Australia, è stato raggiunto oggi da ‘Rai Sport’ per il programma “Zona 11 pm”. È stata l’occasione, per il recordman bianconero, di parlare della ‘sua’ Juve’ e di calcio in generale. Soffermandosi un attimo sui record ottenuti da Conte e soci, Alex si dice impressionato: “Il primo aggettivo che mi viene in mente per la Juve di quest’anno è: impressionante. Nonostante una partenza che poteva sembrare addirittura in sordina, se paragonata alle dieci vittorie consecutive della Roma, alla fine del girone d’andata i numeri sono mostruosi. Il motore è Conte – afferma – , ovviamente, ma anche i giocatori, soprattutto la loro disponibilità e la fiducia nel progetto, e poi, ovviamente, la società”.\r\n\r\nL’addio con la Juventus non è stato dei migliori, ma questo non ha affatto pregiudicato il rapporto che Del Piero ha con la piazza:\r\n

“La mia storia d’amore con la Juve non potrà mai finire – continua l’ex numero 10 – , il mio passato bianconero era, è e resterà incancellabile, anche se il primo giorno che ho lasciato la Juve mi sono sentito strano, anzi, “stranito”. Un mio eventuale ritorno? Assolutamente non è precluso proprio per quell’amore di cui parlavo. Nella mia vita non ho mai chiuso le porte a nulla e a nessuno, figuriamoci se le chiudo ad un eventuale ritorno alla Juve”.

\r\nMolti tifosi della Juve lo continuano a seguire al Sydney, altri, invece, ritengono che avrebbe dovuto smettere dopo l’addio ai colori bianconeri:\r\n

“Perché ho accettato di venire al Sidney? La scelta dell’Australia è stata di vita e di curiosità: dopo tanti anni trascorsi in un mondo che conoscevo alla perfezione, avevo voglia di confrontarmi con il suo opposto. Sono passato da un calcio latino ad uno anglosassone, da una Lega con tante retrocessioni ad una che non le prevede – conclude Alex – , e questo ti consente anche di pianificare con serenità a livello dirigenziale, per esempio”.